La Turrita d’argento per il coraggio e la perseveranza
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha conferito la Turrita d’argento a Paolo Bolognesi, Daria Bonfietti e Rosanna Rossi Zecchi, figure di spicco nelle associazioni dei familiari delle vittime di alcune delle stragi più dolorose della storia italiana. Bolognesi, presidente dell’Associazione familiari delle vittime della strage di Bologna, ha dedicato la sua vita alla ricerca della verità e alla giustizia per i suoi cari, vittime dell’attentato del 2 agosto 1980. Bonfietti, presidente dell’Associazione familiari delle vittime della strage di Ustica, ha combattuto instancabilmente per far luce sulla tragedia del 27 giugno 1980, che costò la vita a 81 persone. Rossi Zecchi, presidente dell’Associazione familiari delle vittime delle stragi della Uno Bianca, ha portato avanti la lotta per la verità e la giustizia per le vittime delle stragi compiute dal clan dei fratelli Savi tra il 1987 e il 1994. La Turrita d’argento, massima onorificenza del Comune di Bologna, è stata conferita a questi tre leader per il loro coraggio, la loro perseveranza e il loro impegno nel mantenere viva la memoria delle vittime e nel lottare per la verità e la giustizia.
L’assenza dell’opposizione di centrodestra
La cerimonia si è svolta nella sala del consiglio comunale, ma i banchi dell’opposizione di centrodestra sono rimasti vuoti. L’assenza dei consiglieri di centrodestra ha suscitato polemiche e critiche da parte di alcuni esponenti della maggioranza, che hanno interpretato la scelta come un segno di disprezzo per le vittime e per le loro famiglie. La decisione dell’opposizione di disertare la cerimonia è stata giustificata da alcuni consiglieri con la volontà di non volersi prestare a “un’operazione politica”, in quanto la Turrita d’argento è stata conferita in un momento di forte tensione politica in città. Altri hanno espresso la loro contrarietà alla scelta del sindaco di conferire la massima onorificenza del Comune a figure che, secondo loro, sono state strumentalizzate da alcuni partiti politici.
La memoria delle vittime e la lotta per la verità
La strage della stazione di Bologna, la strage di Ustica e le stragi della Uno Bianca sono eventi tragici che hanno segnato la storia italiana. Le vittime di queste stragi, e le loro famiglie, hanno subito un dolore immenso e una perdita incommensurabile. La lotta per la verità e la giustizia è stata lunga e difficile, ma le associazioni dei familiari delle vittime non si sono mai arresi. Hanno continuato a lottare per far luce sulle cause delle stragi, per punire i responsabili e per mantenere viva la memoria delle vittime. La conferenza della Turrita d’argento a Paolo Bolognesi, Daria Bonfietti e Rosanna Rossi Zecchi è un riconoscimento importante per il loro impegno e un segno di gratitudine per il loro contributo alla lotta per la verità e la giustizia.
Un gesto di rispetto e di riconoscenza
La conferenza della Turrita d’argento a Paolo Bolognesi, Daria Bonfietti e Rosanna Rossi Zecchi è un gesto di rispetto e di riconoscenza per il loro impegno instancabile nella ricerca della verità e della giustizia per le vittime delle stragi. È un modo per onorare la loro memoria e per riconoscere il loro coraggio e la loro perseveranza nel portare avanti la lotta per la verità e la giustizia. L’assenza dell’opposizione di centrodestra è un gesto di disprezzo per le vittime e per le loro famiglie, che ha suscitato polemiche e critiche. È importante che la memoria delle vittime non venga mai dimenticata e che la lotta per la verità e la giustizia continui.