Le Geminidi, uno spettacolo meno brillante del solito
Le Geminidi, le stelle cadenti invernali che non hanno nulla da invidiare alle Perseidi di agosto per quantità e brillantezza, offriranno quest’anno uno spettacolo meno brillante del solito. Il picco, con circa 120 meteore all’ora, è atteso nella notte del 13 dicembre, ma la corrente meteorica sarà attiva fino a Natale. Purtroppo, le condizioni per ammirare le Geminidi saranno sfavorevoli a causa del cielo nuvoloso in molte parti d’Italia e del disturbo della Luna quasi piena, come spiega Paolo Volpini dell’Unione Astrofili Italiani all’ANSA.
“C’è il problema meteorologico, poiché in molte parti d’Italia il cielo è coperto – dice Volpini – e in più c’è il disturbo della Luna quasi piena, quindi la corrente sarà meno visibile rispetto ad anni più favorevoli.”
Un’alternativa: l’osservazione dei pianeti
Nel caso in cui le condizioni meteorologiche non permettessero di osservare le Geminidi, ci sarà modo di consolarsi. “Questo è un ottimo periodo per osservare i pianeti: Venere, Marte, Giove e Saturno sono tutti visibili a occhio nudo”, aggiunge Volpini.
Nella prima parte della notte è ben visibile Venere, che tramonta a Ovest, e Saturno, facilmente individuabile a Sud-Ovest. Giove, invece, illumina il cielo per tutta la notte, sorgendo a oriente dopo il tramonto del Sole, così come Marte. “La notte del 13 dicembre, inoltre, la Luna si troverà molto vicina all’ammasso stellare delle Pleiadi – continua Volpini – e quella seguente accanto a Giove.”
Le Geminidi e l’asteroide 3200 Phaethon
Lo sciame delle Geminidi è figlio dell’asteroide 3200 Phaethon, che presenta però caratteristiche molto particolari dal momento che il suo comportamento è simile a quello di una cometa. Si tratta, inoltre, del primo asteroide scoperto grazie ad un satellite, nel 1983.
Molto tempo fa, 3200 Phaethon potrebbe essersi scontrato con un altro oggetto, provocando il flusso di frammenti che la Terra si trova ad attraversare ogni anno e che, ‘accendendosi’ all’ingresso nella nostra atmosfera, genera lo spettacolo delle stelle cadenti.
È destinata proprio a questo asteroide la missione giapponese Destiny+, il cui lancio è previsto nel 2028, che darà uno sguardo ravvicinato e preleverà campioni.
Un’occasione per osservare il cielo
Nonostante le condizioni non ottimali per l’osservazione delle Geminidi, il cielo di dicembre offre comunque uno spettacolo affascinante. L’opportunità di osservare i pianeti a occhio nudo e la vicinanza della Luna alle Pleiadi e a Giove, ci invita a guardare al cielo con curiosità e stupore. La scienza, con missioni come Destiny+, ci permette di avvicinarci a questi corpi celesti e di comprenderne meglio l’origine e la natura.