Allarme debito pubblico in Francia
Il governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau, ha espresso preoccupazione per l’elevato livello di debito pubblico francese, avvertendo che il Paese rischia un ‘avvitamento economico progressivo’ se non si affronta la questione del bilancio. In un’intervista al quotidiano Le Figaro, Villeroy ha sottolineato che la questione dei conti pubblici deve ‘andare oltre i diversi interessi partigiani e personali’.
Le incertezze sul piano nazionale ed internazionale hanno indotto la Banque de France a tagliare le stime di crescita per il 2025, prevedendo ora una crescita del PIL allo 0,9% nel 2025, contro l’1,2% previsto in precedenza. Anche la previsione per il 2026 è stata ridotta di 0,2 punti, all’1,3%, stessa percentuale prevista per il 2027. La Banque de France stima sempre una crescita dell’1,1% quest’anno.
Villeroy ha invitato il Parlamento a tenersi alla larga dalle ‘zizzanie politiche’ e ha sottolineato la necessità di un’azione concertata per affrontare la questione del debito pubblico.
Le cause del rallentamento economico
Il rallentamento dell’economia francese è attribuito alle incertezze politiche e internazionali. La Francia è stata colpita da una serie di crisi politiche negli ultimi anni, che hanno contribuito a un clima di instabilità e incertezza. Inoltre, la situazione economica globale è tutt’altro che rosea, con l’inflazione che continua a crescere e la guerra in Ucraina che sta mettendo a dura prova le economie globali.
La combinazione di questi fattori ha portato a un calo della fiducia degli investitori e ha frenato la crescita economica francese. Il governo francese dovrà affrontare queste sfide in modo deciso e con un piano di azione chiaro per riportare la Francia sulla strada della crescita.
Un momento delicato per l’economia francese
L’allarme lanciato da Villeroy de Galhau è un segnale preoccupante per l’economia francese. Il debito pubblico è un problema serio che rischia di minare la stabilità finanziaria del Paese. La Francia deve affrontare con determinazione questa sfida e adottare misure concrete per riportare i conti pubblici in ordine. La politica economica deve essere incentrata sulla crescita sostenibile e sulla riduzione del debito, evitando di ricorrere a misure populiste che potrebbero avere conseguenze negative a lungo termine.