Un patrimonio immobiliare inefficiente
Il problema dell’inefficienza energetica degli edifici pubblici in Italia è un dato di fatto. Oltre la metà degli immobili della Pubblica Amministrazione si trova nelle classi energetiche più basse (E, F, G), con un preoccupante 24% che rientra nella classe G. Questo significa che il nostro patrimonio immobiliare pubblico è un grande spreco di risorse e un importante contributore alle emissioni di gas serra.
Il settore edilizio, responsabile del 42% dei consumi energetici e del 18% delle emissioni di gas serra, è un punto cruciale su cui intervenire per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Agenda strategica europea. In questo contesto, la Pubblica Amministrazione ha un ruolo fondamentale, considerando che il 56% degli edifici pubblici si trova nelle classi energetiche più basse.
Un programma di riqualificazione ambizioso, ma in ritardo
Il Programma di riqualificazione energetica della Pa ha l’obiettivo di migliorare il 18% degli stabili fra il 2025 e il 2030, un target ambizioso ma non sufficiente a colmare il gap esistente. Il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec) prevede un obiettivo di efficientamento del 3% annuo del patrimonio edilizio pubblico dal 2025 al 2030, un target 9 volte superiore alla superficie riqualificata tra il 2014 e il 2022.
Tuttavia, il processo di riqualificazione è rallentato da una serie di problemi: ritardi burocratici, un eccessivo numero di enti coinvolti, mancanza di programmazione, carenza di competenze e difficoltà a spendere le risorse disponibili. Dopo il picco del 2018, quando ha raggiunto quota 4,1%, il tasso annuale di riqualificazione degli edifici pubblici è calato significativamente, fermandosi allo 0,7% nel 2022.
Il Partenariato Pubblico-Privato: una soluzione per accelerare la decarbonizzazione?
Il Partenariato Pubblico-Privato (PPP) potrebbe essere la soluzione per colmare il gap di risorse e competenze e accelerare il processo di riqualificazione. Il PPP consente di unire le risorse e le competenze del settore pubblico e privato per realizzare progetti di grande portata, come la riqualificazione energetica degli edifici.
Tuttavia, in Italia il PPP è ancora poco utilizzato. Solo 4,5 miliardi di euro sono stati spesi tra il 1990 e il 2021 per progetti di PPP nel settore pubblico. Questo dimostra che il nostro paese ha ancora molto da fare per sfruttare appieno il potenziale del PPP per accelerare la decarbonizzazione.
La necessità di un cambio di passo
L’inefficienza energetica degli edifici pubblici è un problema che non può essere ignorato. Il nostro paese ha l’obbligo di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dall’Unione Europea e la Pubblica Amministrazione ha un ruolo chiave in questo processo. È necessario un cambio di passo, con una maggiore attenzione alla programmazione, alla semplificazione burocratica e alla formazione di personale specializzato. Il Partenariato Pubblico-Privato potrebbe essere uno strumento prezioso per accelerare la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico, ma è necessario un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti.