Preoccupazione per le sanzioni
Il governo cubano ha espresso la sua preoccupazione per un possibile inasprimento delle sanzioni contro l’isola in caso di ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Il vice ministro degli Esteri, Carlos Fernández de Cossío, ha dichiarato che “chiaramente ci preoccupa l’impatto che può avere sulla nostra economia e sul livello di vita della popolazione una maggiore ostilità degli Stati Uniti”.
Cossío ha attribuito la possibile escalation delle tensioni tra Washington e L’Avana a “settori dell’opposizione in esilio in Florida”, ma ha assicurato che Cuba “sarà capace di sopravvivere”.
“Tra quattro anni Trump non ci sarà più e noi saremo ancora qui”, ha aggiunto il funzionario castrista durante un forum sui dieci anni dall’avvio del ‘disgelo’ delle relazioni bilaterali.
Accuse di terrorismo
Il vice ministro degli Esteri ha accusato gli Stati Uniti di mantenere Cuba nella lista nera dei paesi legati al terrorismo, nonostante la consapevolezza che “Cuba non finanzia il terrorismo”. Cossío ha affermato che “gli Usa sanno perfettamente che Cuba non finanzia il terrorismo ma sanno bene il danno che produce mantenerci nella lista nera dei paesi legati al terrorismo, e quello è l’obiettivo”.
Un futuro incerto
Le parole del governo cubano riflettono un’incertezza riguardo al futuro delle relazioni con gli Stati Uniti. La vittoria di Trump potrebbe comportare un ritorno a politiche più ostili, con un impatto significativo sull’economia cubana. La situazione è complessa e dipenderà da una serie di fattori, tra cui la politica interna americana e le dinamiche regionali. Sarà interessante osservare come si evolverà la situazione nei prossimi mesi.