Un grido per la pace e la convivenza democratica in Rojava
Nel pomeriggio di oggi, un fiume di bandiere curde ha sfilato nel cuore di Torino per esprimere solidarietà al Rojava, il Kurdistan occidentale, una regione della Siria che da dieci anni sta costruendo un sistema di convivenza democratica tra popoli. I manifestanti, organizzati da diverse associazioni curde, hanno marciato per le vie della città con un messaggio chiaro: difendere il Rojava, minacciato da oppositori filo al Qaeda e dall’esercito turco, significa difendere la pace e la convivenza democratica in Siria. “Assistiamo da un lato alla caduta di una dittatura che ha diviso famiglie e torturato migliaia di persone”, hanno sottolineato gli organizzatori, riferendosi al regime di Assad. “Dall’altro, le milizie di Sna e Hts stanno proseguendo l’avanzata con la prospettiva di unificare la Siria in un governo istituzionale islamico.”
L’aggressione turca e la minaccia jihadista
Il corteo ha denunciato con forza l’aggressione del governo turco, che sfrutta il caos in Siria per attaccare la rivoluzione in Rojava. “Il governo fascista turco”, hanno affermato i manifestanti, “sfrutta il caos in Siria per attaccare la rivoluzione in Rojava, con il fine di annientare il popolo curdo e il Movimento di liberazione del Kurdistan e costruire un impero neo-ottomano.” I manifestanti hanno evidenziato la gravità della situazione, descrivendo bombardamenti quotidiani che uccidono civili, massacri e intimidazioni brutali perpetrati dalle bande jihadiste affiliate alla Turchia. “Ci sono bombardamenti quotidiani sul territorio che uccidono civili, compresi famiglie e bambini, massacri e intimidazioni brutali verso la popolazione da parte delle bande jihadiste e affiliate alla Turchia”, hanno denunciato.
Un modello di convivenza democratica
Il corteo ha sottolineato il valore del modello di convivenza democratica che il Rojava sta costruendo, basato sul confederalismo democratico. Questo modello, promosso dal Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), si basa sulla partecipazione popolare, l’autogoverno e la rappresentanza di tutti i gruppi etnici e religiosi. “Il Rojava sta consolidando un sistema di convivenza tra popoli secondo il modello del confederalismo democratico”, hanno affermato i manifestanti, sottolineando l’importanza di questo modello per la Siria e per la regione.
Un appello per la pace e la convivenza
Il corteo a Torino è un segnale importante di solidarietà e di speranza per il Rojava. La comunità curda in Italia si mobilita per difendere la pace e la convivenza democratica in una regione che sta cercando di costruire un futuro di libertà e di autodeterminazione. La minaccia jihadista e l’aggressione turca rappresentano una seria minaccia per il Rojava, ma la resistenza del popolo curdo e la solidarietà internazionale possono contribuire a proteggere questo fragile progetto di pace e di convivenza.