Dal ring al palcoscenico: la seconda vita di Patrizio Oliva
Patrizio Oliva, ex campione olimpico di pugilato, ha deciso di dedicare la sua seconda vita al teatro, portando in scena la sua storia di vita fatta di fatica e successi, con l’obiettivo di combattere il bullismo e promuovere l’inclusione e la sicurezza nelle scuole.
Il suo tour teatrale, intitolato “Dai pugni dati sul serio a quelli metaforici per combattere il bullismo”, ha toccato diverse città italiane, tra cui Campania, Liguria e Puglia, e si concluderà a Roma il 17 dicembre al teatro Ghione. L’evento sarà arricchito da un dibattito con il ministro per lo Sport Andrea Abodi, il giornalista sportivo Mario Mattioli, l’organizzatore Maurizio Marino e Rossella Pugliese, che interpreta la mamma del campione nello spettacolo.
Un progetto per sensibilizzare e educare
Il progetto, realizzato dall’associazione culturale Arteteca, gode del contributo del Ministro per lo Sport e i Giovani, attraverso il Dipartimento per lo Sport, con il patrocinio dell’Unione Stampa Sportiva Italiana ed il sostegno di Union Gas e Luce.
L’obiettivo del tour è quello di contrastare i comportamenti di violenza verbale, fisica e psicologica, il cosiddetto bullismo giovanile, attraverso la sensibilizzazione, l’educazione e la promozione di un ambiente scolastico sicuro e accogliente.
“L’obiettivo di questi incontri-spettacolo e del successivo dibattito è il contrasto dei comportamenti di violenza verbale, fisica e psicologica, il cosiddetto bullismo giovanile – spiega l’organizzatore Maurizio Marino – con la sensibilizzazione, l’educazione e la promozione di un ambiente scolastico sicuro e accogliente, attraverso il racconto dello sport e di un modello esemplare quale Patrizio Oliva.”
Un messaggio di speranza per i giovani
Patrizio Oliva, durante il tour, ha raccontato la sua esperienza di vita, partendo da un contesto difficile, per dimostrare che con lavoro e determinazione si possono raggiungere grandi risultati, superando le difficoltà e rifiutando il richiamo della criminalità.
“Quello che più mi ha colpito nel corso delle tappe in giro per l’Italia, indipendentemente dai territori, è stato il silenzio in sala durante lo spettacolo – racconta Patrizio Oliva – Avere centinaia di ragazzi delle scuole che seguono con una tale attenzione uno spettacolo teatrale è raro ed è la conferma che l’idea di questo progetto è vincente. La riprova l’abbiamo avuta, tappa dopo tappa, con il dibattito post-esibizione, che ha coinvolto decine di ragazzi in ogni occasione. È necessario parlare un linguaggio a loro comprensibile, per farsi capire e riuscire in qualche modo a smuoverne le coscienze, al fine di ottenere un reale cambiamento. Quello messo in scena è uno spettacolo che permette di far capire che si possono coronare i propri sogni e avere risultati anche se si proviene da contesti difficili come il mio. Molti ragazzi oggi si sentono avviliti perché non vedono possibilità, ma con la mia storia dimostro che, pur venendo dalle macerie della vita, si possono conquistare risultati importanti, rifiutando anche il richiamo della malavita. All’epoca non avevo neanche i soldi per acquistare il biglietto dell’autobus e facevo ogni giorno quindici chilometri per allenarmi e realizzare il mio sogno. Per raggiungere il successo non ci sono scorciatoie ma solo lavoro, fatica e sudore, a differenza di quanto ai giovani traspare frequentando il mondo dei social. Le scorciatoie sono pericolose e avvicinano alla criminalità, mondo dal quale una volta entrati non si può uscire.”
Un messaggio di speranza e di inclusione
Il tour teatrale di Patrizio Oliva rappresenta un’iniziativa lodevole che mira a combattere il bullismo e promuovere l’inclusione nelle scuole. La sua storia di vita, fatta di fatica e successi, è un esempio di come si possano superare le difficoltà e raggiungere grandi risultati con la determinazione e il lavoro. Il suo messaggio è rivolto soprattutto ai giovani, ai quali cerca di trasmettere un messaggio di speranza e di fiducia nel futuro.