Un calendario surreale per un grido d’allarme
Il calendario 2025 di Codacons e Miss Italia, intitolato “I Miss Italy”, è un’opera fotografica di Tiziana Luxardo che si presenta come un’iniziativa di denuncia sociale. Le dodici immagini surreali, che vedono protagoniste otto Miss con a capo Ofelia Passaponti, Miss Italia 2024, raccontano “i pezzi” che stiamo perdendo del nostro Paese. “Ho usato la mia tradizione fotografica legata alla bellezza per raccontare pezzi del nostro Paese che stiamo perdendo – ha spiegato Luxardo -. Bisogna preservare l’arte, l’artigianato, l’agricoltura, la pesca, le nostre spiagge, le nostre industrie, dalla moda al design, insomma dobbiamo conservare la nostra identità storica culturale.”
Un’iniziativa congiunta per un futuro all’altezza del passato
“I Miss Italy’ non è solo un gioco di parole, ma un grido d’allarme e un atto d’amore verso il nostro Paese”, ha affermato Patrizia Mirigliani. “Oggi assistiamo a una fuga dei nostri migliori talenti, che portano innovazione e creatività altrove. Molti brand italiani, simboli della nostra tradizione, stanno scomparendo, la dieta mediterranea viene sacrificata per il cibo sintetico. E poi c’è la bellezza, che non è solo estetica, ma cultura, territorio e identità: sotto attacco da chi tenta di omologarla. Vogliamo accendere una luce su questi temi, per dire che dobbiamo difendere ciò che ci rende unici e costruire un futuro all’altezza del nostro passato.”
Un appello alla salvaguardia dell’autentico Made in Italy
Anche Carlo Rienzi, fondatore e presidente di Codacons, ha espresso la sua opinione sul progetto: “il calendario con le bellissime immagini di Tiziana Luxardo sottolinea l’importanza delle tradizioni italiane, dell’autentico Made in Italy che purtroppo, senza interventi urgenti e importanti, siamo destinati a perdere.”
La bellezza come strumento di denuncia sociale
L’iniziativa di Codacons e Miss Italia, con il calendario “I Miss Italy”, dimostra come la bellezza possa essere un potente strumento di denuncia sociale. La scelta di utilizzare le Miss Italia come protagoniste, in un contesto surreale che evoca la perdita di identità del nostro Paese, è un’operazione di comunicazione efficace e originale. Il messaggio lanciato è chiaro: dobbiamo preservare la nostra cultura, le nostre tradizioni e il nostro Made in Italy, per costruire un futuro all’altezza del nostro passato.