L’esame della manovra in commissione slitta
L’esame della manovra finanziaria in commissione Bilancio alla Camera è stato rinviato, con l’approvazione in Aula prevista per la fine della settimana. La tabella di marcia prevedeva la chiusura dell’esame in commissione martedì 17 mattina, con l’invio del testo in Aula mercoledì 18 per il licenziamento, ricorrendo alla fiducia, venerdì 20 dicembre.
Le opposizioni hanno criticato la mancanza di chiarezza e la continua riscrittura del provvedimento da parte del governo, definendolo un testo in continua evoluzione.
Polemiche sull’emendamento che equipara il compenso dei ministri
Tra le polemiche più accese, c’è l’emendamento dei relatori che equipara il compenso dei ministri non parlamentari a quelli eletti. Questo incremento, secondo il Sole24 Ore, ammonterebbe a 7.193 euro al mese per 17 componenti ‘tecnici’ del governo Meloni: 8 ministri più altri 9 tra viceministri e sottosegretari.
Il leader M5s Giuseppe Conte e la segretaria Dem Elly Schlein hanno definito questa misura un “salario massimo” per i componenti del governo. Il viceministro al Mef, Maurizio Leo, ha sottolineato che si tratta di una “decisione dei parlamentari”, mentre il ministro della Difesa Guido Crosetto ha ribadito che la scelta è dei relatori della manovra e che il governo “da due anni serve, con disciplina e onore” lo Stato “senza chiederci quale sia il trattamento economico”.
Anche il ministro Antonio Tajani ha espresso la sua opinione, dichiarando che “è giusto che un ministro che non è parlamentare percepisca la stessa indennità di un collega che lo è”.
Modifiche alla manovra: web tax, criptovalute e Ires
La manovra finanziaria ha subito ulteriori modifiche con gli emendamenti dei relatori e del governo. Tra le novità più significative, la web tax si applicherà solo alle grandi realtà, con ricavi sopra i 750 milioni di euro, a seguito delle proteste delle piccole imprese che si sentivano penalizzate.
La tassa sulle plusvalenze realizzate dalla vendita di criptovalute è stata ridotta al 26% nel 2025 (era al 42%) e salirà al 33% dal 2026. La soglia di 2.000 euro è stata eliminata, quindi la tassa si applicherà a tutte le transazioni.
L’Ires è stata abbassata per le imprese che reinvestono gli utili. Il governo ha proposto di abbattere l’aliquota di 4 punti percentuali per chi accantona in una riserva almeno l’80% degli utili e ne reinveste il 30% per acquistare beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive in Italia.
Misure per le famiglie e le imprese
La manovra prevede anche misure per le famiglie e le imprese. Tra queste, un ‘Fondo dote famiglia’ da 30 milioni di euro rimborserà le spese per lo sport o le attività extrascolastiche per i figli tra i 6 e 14 anni dei nuclei con Isee sotto i 15mila euro.
Un bonus da 100 euro, doppio per chi ha redditi sotto i 20 mila euro, aiuterà nell’acquisto di elettrodomestici.
Per le imprese, viene aumentato il credito d’imposta per investimenti nella Zona economica speciale (Zes) del Mezzogiorno, da 1,6 a 2,2 miliardi.
Viene introdotta la mini-decontribuzione per il Sud, con sgravi fino al 25%, il fondo da 70 milioni di euro per il finanziamento delle partecipazioni dei lavoratori alla gestione e ai risultati di impresa, la flat tax per gli straordinari degli infermieri.
Si amplia da 30 a 35mila euro il tetto di reddito da lavoro dipendente sotto al quale si può accedere alla flat tax per la parte di lavoro autonomo.
Altre misure e modifiche
La manovra prevede anche altre misure, come l’aumento delle tasse su giochi e scommesse, l’aumento delle tasse d’imbarco per i voli extra Ue e la modifica della norma sui controllori del Mef nelle società che ricevono contributi statali.
In particolare, la presenza di rappresentanti del ministero dell’Economia nel collegio dei revisori dei conti è stata esclusa, ma è stata varata una stretta sui controlli per le società che percepiscono contributi statali oltre il 50% del fatturato, con l’obbligo di certificare il bilancio al Mef.
Conclusioni
La manovra finanziaria è ancora in fase di definizione, con modifiche e emendamenti in corso. Le opposizioni continuano a criticare la mancanza di chiarezza e la continua riscrittura del provvedimento. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione nei prossimi giorni e quali saranno le misure definitive che saranno approvate.
Considerazioni personali
La manovra finanziaria è un tema complesso che suscita sempre un grande dibattito. È importante che il governo si impegni a garantire la trasparenza e la chiarezza del provvedimento, in modo da permettere a tutti di comprendere le implicazioni delle misure proposte.
L’aumento del compenso dei ministri non parlamentari è un punto delicato che solleva interrogativi sulla equità e la trasparenza. È importante che il governo si impegni a garantire la massima trasparenza in questo ambito.
Le modifiche apportate alla manovra, come la web tax e la tassa sulle criptovalute, dimostrano la difficoltà di trovare un equilibrio tra le esigenze di equità e quelle di crescita economica.
Le misure per le famiglie e le imprese sono positive, ma è importante che siano efficaci e che non si traducano in un aumento del debito pubblico.
È fondamentale che il governo si impegni a monitorare l’impatto delle misure proposte e a intervenire tempestivamente in caso di necessità.