35 migranti salvati, ma due imbarcazioni disperse
La Louise Michel, nave umanitaria finanziata dall’artista Banksy, ha annunciato di aver salvato 35 persone al largo della Sicilia. La nave, ex motovedetta francese, ha ricevuto l’allerta da Alarm Phone e ha proceduto al salvataggio dei naufraghi. Tuttavia, la Ong ha espresso preoccupazione per il destino di altre due imbarcazioni, che si presume siano state intercettate dalla Guardia Costiera libica.
“Abbiamo terminato il salvataggio di 35 persone, dopo aver cercato nel corso della giornata di ieri altre due imbarcazioni”, ha dichiarato la Louise Michel. “Temiamo che queste ultime due barche siano state intercettate dalla cosiddetta guardia costiera libica. Nella posizione della seconda barca abbiamo trovato solo un natante vuoto e ancora in fiamme. Abbiamo cercato attorno ad esso ma non abbiamo trovato nulla”.
La Louise Michel si trova attualmente al largo del Sud della Sicilia, dopo aver completato il salvataggio dei 35 migranti.
Preoccupazione per il destino dei dispersi
La notizia del ritrovamento di un natante vuoto in fiamme nella posizione della seconda imbarcazione ha suscitato preoccupazione per il destino dei naufraghi. La Louise Michel ha cercato nella zona, ma non è riuscita a rintracciare altre persone. La Ong ha espresso il timore che le due imbarcazioni siano state intercettate dalla Guardia Costiera libica, che in passato ha riportato diverse accuse di violazioni dei diritti umani e di respingimenti illegali in Libia.
La situazione nel Mediterraneo centrale rimane critica, con migliaia di persone che ogni anno tentano la traversata per cercare una vita migliore in Europa. Le ONG che operano in mare denunciano da tempo la mancanza di corridoi umanitari sicuri e la criminalizzazione delle loro attività di soccorso. La Louise Michel, con la sua missione di salvataggio e la sua visibilità mediatica, rappresenta un simbolo di speranza per i migranti e un monito alle istituzioni internazionali affinché si adoperino per garantire la sicurezza e la dignità di chi cerca di attraversare il Mediterraneo.
Un’emergenza umanitaria che richiede una risposta globale
La vicenda della Louise Michel evidenzia ancora una volta la drammatica realtà dell’emergenza migratoria nel Mediterraneo. È necessario un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti per garantire la sicurezza e la dignità di chi cerca di attraversare il mare.
La collaborazione tra gli stati membri dell’Unione Europea e le organizzazioni umanitarie è fondamentale per creare corridoi umanitari sicuri e per contrastare il traffico di esseri umani.
La soluzione non può prescindere da un approccio globale che affronti le cause profonde della migrazione, promuovendo lo sviluppo sostenibile nei paesi di origine e garantendo una maggiore protezione internazionale per chi fugge da conflitti e persecuzioni.