La decisione di Israele e le accuse al governo irlandese
Il ministero degli Esteri israeliano ha annunciato la chiusura della sua ambasciata a Dublino, motivando la decisione con le “estreme politiche anti-israeliane” del governo irlandese. La dichiarazione del ministero fa riferimento a una serie di iniziative del governo irlandese, tra cui il riconoscimento formale di uno stato palestinese e il sostegno a un caso della Corte internazionale di giustizia che accusa Israele di “genocidio” a Gaza. Il ministro degli Esteri Gideon Saar ha accusato l’Irlanda di “azioni e retorica antisemite” che si basano sulla “delegittimazione e demonizzazione dello stato ebraico e su doppi standard”. Saar ha aggiunto che l’Irlanda “ha oltrepassato tutte le linee rosse nelle sue relazioni con Israele” e che Israele investirà le sue risorse nella promozione di relazioni bilaterali con altri paesi, basandosi anche sull’atteggiamento dei vari paesi nei suoi confronti.
Le reazioni irlandesi e il contesto storico
Il primo ministro irlandese Simon Harris ha definito la decisione di Israele “profondamente deplorevole”, respingendo l’accusa di essere anti-israeliana e ribadendo il sostegno dell’Irlanda alla pace, ai diritti umani e al diritto internazionale. L’Irlanda aveva già richiamato il suo ambasciatore a maggio dopo che l’Irlanda era diventata uno dei tre paesi dell’Ue ad annunciare che avrebbe riconosciuto unilateralmente uno stato palestinese. Tuttavia, Dublino non aveva richiamato il suo rappresentante in Israele. La scorsa settimana, il governo irlandese ha votato per unirsi al caso del Sudafrica che accusa Israele di “genocidio” presso la Corte penale internazionale dell’Aia.
Un’escalation diplomatica con implicazioni regionali
La decisione di Israele di chiudere la sua ambasciata in Irlanda rappresenta un’escalation diplomatica che rischia di alimentare le tensioni tra i due paesi. Le accuse di “politiche anti-israeliane” da parte di Israele e le reazioni del governo irlandese evidenziano un profondo disaccordo sulle politiche di Israele nei confronti dei palestinesi. Questa situazione potrebbe avere implicazioni anche per le relazioni tra Israele e l’Unione Europea, con possibili ripercussioni sul processo di pace in Medio Oriente.