Un viaggio nella ricerca vocale di Demetrio Stratos
Il Palazzo Malagola di Ravenna si trasforma in un palcoscenico dedicato alla straordinaria ricerca vocale di Demetrio Stratos, con la mostra “Fino ai limiti dell’impossibile. La ricerca vocale di Demetrio Stratos 1970-1979. Secondo movimento”. Curata da Ermanna Montanari ed Enrico Pitozzi, la mostra presenta una selezione di materiali dell’Archivio Demetrio Stratos, acquisito dal Comune di Ravenna a fine 2022 con il cofinanziamento della Regione Emilia-Romagna.
L’archivio, donato dalla vedova Daniela Ronconi Demetriou, è un tesoro di memorie che racchiude la storia artistica di Stratos, e Palazzo Malagola ne diventa la sede ideale per la sua fruizione. La mostra, ad ingresso gratuito, è visitabile fino al 22 dicembre, per poi riaprire dal 7 al 31 gennaio.
Un “secondo movimento” per approfondire la ricerca di Stratos
“Fino ai limiti dell’impossibile” si configura come un “secondo movimento”, a un anno di distanza da “Amorevolmente progredire, amorevolmente regredendo”, una prima esposizione di materiali dell’archivio. Mentre il “primo movimento” si focalizzava sul nucleo di materiali riguardanti Stratos e il suo rapporto con altri artisti, come John Cage, questo “secondo movimento” approfondisce la dimensione extraeuropea della sua ricerca vocale.
La mostra esplora il rapporto di Stratos con le musiche dal mondo e la loro relazione con la diplofonia e il canto armonico. Un’intera stanza di Palazzo Malagola è dedicata all’ascolto immersivo, offrendo un’esperienza sensoriale unica che immerge il visitatore nel mondo sonoro di Stratos.
Un’immersione nell’universo di Stratos
L’esposizione presenta una ricca documentazione che comprende materiali audiovisivi di performance, lezioni e concerti, appunti preparatori, stampe di fotografi che hanno immortalato il lavoro di Stratos, strumenti musicali, oggetti, cimeli, capi d’abbigliamento, libri, dischi in vinile e manifesti.
Tra i materiali inediti, si trovano documenti sulle performance di Stratos, sulla sua partecipazione al progetto “Il treno” di John Cage e sul suo contributo come autore delle musiche per “Satyricon” di Gabriele Salvatores.
Il gesto come linguaggio universale
Un altro nucleo tematico della mostra è il “gesto”: il gesto vocale, i gesti che mettono in campo il corpo e la voce. Stratos, attraverso la sua ricerca vocale, ha esplorato il linguaggio universale del corpo, un linguaggio che trascende le barriere linguistiche e culturali.
La mostra “Fino ai limiti dell’impossibile” è un’occasione unica per immergersi nell’universo di Demetrio Stratos, un artista che ha saputo spingere i confini della musica e della voce umana, lasciando un’impronta indelebile sulla scena artistica internazionale.
Un omaggio a un artista visionario
La mostra “Fino ai limiti dell’impossibile” è un omaggio a Demetrio Stratos, un artista visionario che ha saputo innovare il panorama musicale italiano e internazionale. La sua ricerca vocale, che ha esplorato le potenzialità della voce umana e la sua relazione con le musiche del mondo, continua a ispirare artisti e studiosi di oggi. L’archivio di Stratos, ora a disposizione del pubblico, è una risorsa preziosa per comprendere la sua complessa e affascinante figura.