Tragedia sui binari di Rubiera
Un macchinista di 57 anni, residente a Piacenza, è stato travolto e ucciso da un treno regionale nei pressi della stazione di Rubiera (Reggio Emilia) nella serata di ieri. La tragedia è avvenuta poco dopo le 20:30.
Secondo la ricostruzione della polizia ferroviaria di Reggio Emilia, l’uomo, dipendente di Mercitalia (società del gruppo Ferrovie dello Stato che si occupa di movimentare i convogli merci), aveva appena terminato il suo turno di lavoro e si era incamminato a piedi lungo i binari per tornare verso la stazione. Il suo obiettivo era raggiungere la sua auto nel parcheggio per rientrare a casa.
Mentre attraversava i binari, non si è accorto dell’arrivo di un treno regionale in corsa sul binario 2 (il binario centrale dei tre che attraversano la stazione di Rubiera). Il convoglio, partito da Milano e diretto a Piacenza, viaggiava a una velocità di 160 km/h. L’impatto con il macchinista è stato di striscio, ma lo ha sbalzato per diversi metri, uccidendolo sul colpo.
Indagini e conseguenze
La Polfer sta indagando per accertare eventuali responsabilità. La circolazione dei treni è rimasta sospesa per diverse ore, riprendendo in tarda serata con forti rallentamenti e ritardi. Il convoglio che ha investito l’uomo si è fermato circa 500 metri dopo la stazione.
I passeggeri sono rimasti a bordo del treno fino alle 23:30, quando sono stati trasferiti su un altro treno diretto a Modena. Da lì, hanno potuto salire su un altro treno per Piacenza.
Riflessioni sulla sicurezza
La tragedia di Rubiera solleva ancora una volta la questione della sicurezza sui binari. È fondamentale che i dipendenti delle ferrovie siano adeguatamente formati e consapevoli dei rischi connessi al loro lavoro. Inoltre, è necessario che le stazioni ferroviarie siano dotate di sistemi di sicurezza efficaci per prevenire incidenti simili.