Protesta al Cara di Bari: Richiesta di Migliori Condizioni di Vita
Gli ospiti del Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo (Cara) di Bari hanno presentato una lettera in prefettura questa mattina, con una serie di richieste per migliorare le condizioni di vita all’interno del centro. La protesta arriva dopo la morte di un migrante, Bangaly Soumaoro, avvenuta il 4 novembre scorso. Per la sua morte sono indagati nove operatori sanitari.
Tra le richieste degli ospiti del Cara, figurano alloggi più grandi, con la denuncia delle attuali strutture che ospitano otto o dieci persone in letti a castello senza privacy, e la riduzione dei tempi di attesa per i colloqui con la commissione. Attualmente, molti richiedenti asilo aspettano da oltre un anno per un appuntamento, e i ritardi sono considerati “inaccettabili” e “distruttivi” per la loro salute mentale e fisica.
La lettera sottolinea anche la necessità di porre fine allo sfruttamento dei residenti del Cara come lavoratori agricoli. Gli ospiti denunciano le condizioni di lavoro precarie, senza contratto e senza busta paga, e chiedono una maggiore protezione legale e medica sul posto di lavoro.
Condizioni Igenico-Sanitarie e Orari di Apertura
Gli ospiti del Cara denunciano anche le condizioni igienico-sanitarie del centro, con bagni sporchi, allagati e senza acqua calda. Sebbene negli ultimi giorni le condizioni siano migliorate, la lettera sottolinea che molti ospiti sono costretti a vivere con infestazioni di scarafaggi, topi e cimici.
La lettera fa riferimento anche agli orari di apertura del Cara, che in precedenza costringevano i lavoratori ad uscire presto per andare al lavoro, scavalcando le recinzioni di filo spinato. Ora i cancelli si aprono alle 4.30 del mattino, ma le condizioni di lavoro precarie rimangono una preoccupazione.
Un Appello per il Rispetto dei Diritti Umani
La lettera degli ospiti del Cara di Bari rappresenta un appello per il rispetto dei diritti umani e per la dignità di chi si trova in una situazione di vulnerabilità. Le loro richieste mirano a migliorare le condizioni di vita nel centro e a garantire un trattamento equo e dignitoso per tutti i richiedenti asilo.
La lettera sottolinea l’importanza di ascoltare le voci dei migranti e di rispondere alle loro esigenze. È un invito a riflettere sulle condizioni di accoglienza in Italia e a lavorare per creare un sistema di accoglienza più umano e più efficiente.
Un Appello per un Sistema di Accoglienza Più Umano
La lettera degli ospiti del Cara di Bari è un grido d’allarme che ci invita a riflettere sulla condizione dei migranti e sul sistema di accoglienza in Italia. La mancanza di privacy, le condizioni igienico-sanitarie precarie, i ritardi nei colloqui con la commissione e lo sfruttamento dei residenti come lavoratori agricoli sono problematiche che richiedono un’attenzione immediata. È necessario un impegno concreto per migliorare le condizioni di vita nei centri di accoglienza e per garantire la dignità e il rispetto dei diritti umani di tutti i richiedenti asilo.