Un talento precoce e una passione incrollabile
Francesco Cinquemani, nato a Roma il 26 maggio 1978, si è distinto fin da giovane per la sua passione per il cinema e per la sua arguzia. Ha iniziato la sua carriera scrivendo articoli e recensioni per riviste come Rockstar, Tutto, e TV Sorrisi e Canzoni, fino a partecipare alla fondazione del periodico online 35mm. La sua passione per il cinema di genere, soprattutto quello americano, lo ha portato a realizzare film come “Andron: the Black Labyrinth”, “Beyond the Edge – I maestri dell’illusione” e “Muti – The Ritual Killer”, con la partecipazione di star internazionali come Danny Glover, Alec Baldwin, Morgan Freeman e Peter Stormare. Cinquemani ha sempre inseguito il suo sogno di portare il cinema di genere italiano su un palcoscenico internazionale, collaborando con produttori indipendenti, giovani attori e vecchie glorie dello star system. Nonostante le critiche, ha continuato a perseguire la sua visione, convinto che il cinema di genere potesse essere un potente mezzo di intrattenimento e di espressione artistica.
Una carriera ricca di progetti e collaborazioni
Nel 2014, Cinquemani ha firmato il documentario “Offstage” in collaborazione con la Compagnia “Teatro Stabile Assai” nel carcere di Rebibbia. L’anno dopo ha debuttato come regista con il film di fantascienza “Andron: the Black Labyrinth”, in cui appaiono anche Danny Glover e Alec Baldwin. Nel 2017, è tornato alla regia in Russia con “Beyond the Edge – I maestri dell’illusione”, sempre nel campo del mystery e del fantasy. Dal 2021, la sua produzione si è intensificata con quattro titoli di formato variabile, fino a firmare insieme a George Gallo nel 2023 il thriller “Muti – The Ritual Killer” con Morgan Freeman e Peter Stormare. Quest’anno, pur essendo già provato dalla malattia, ha portato a termine il fantasy tra live action e animazione “Il magico mondo di Billie” con i fratelli Balwin, Valeria Marini e la piccola Mia McGovern, prodotto ancora una volta da Andrea Iervolino e Monika Bacardi con cui collaborava fin dall’esordio.
Un uomo di grande energia e ottimismo
Chi ha conosciuto Francesco Cinquemani ricorda il suo incrollabile ottimismo, la sua competenza maniacale nel cinema di genere e la sua proverbiale autoironia. Era un uomo che amava la vita e che si dedicava con passione al suo lavoro. “Francesco era un amico vero, un professionista serio e un uomo di grande talento”, ha detto un amico. “Ci mancherà la sua energia, la sua passione e la sua risata.” Lascia un’amata compagna e un figlio di appena quattro mesi. I funerali si terranno lunedì 16 dicembre alle 11 nella chiesa romana di Santa Prisca.
Un’eredità di talento e passione
La scomparsa di Francesco Cinquemani è una perdita per il cinema italiano. Era un uomo che ha dedicato la sua vita alla sua passione, portando avanti con coraggio e determinazione i suoi progetti, anche di fronte alle difficoltà. La sua eredità è quella di un talento precoce e di una passione incrollabile per il cinema di genere. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma il suo lavoro continuerà a ispirare le nuove generazioni di cineasti italiani.