Stallo sulla manovra: il governo rinvia il deposito degli emendamenti
La commissione Bilancio della Camera è stata rinviata a causa del mancato deposito degli emendamenti governativi, attesi per ore. Il governo ha deciso di non presentare le modifiche alla manovra previste, dopo le proteste dell’opposizione che ha sollevato critiche sia di merito che di metodo. Il sottosegretario al Mef Federico Freni ha spiegato che il governo vuole fare le cose con calma e nel rispetto delle prerogative di tutti, affermando che “la fretta è una cattiva consigliera”. La commissione è stata rinviata alle 12, facendo così slittare la presentazione degli emendamenti.
L’opposizione critica la manovra
L’opposizione ha criticato la manovra per questioni di merito e di metodo, sollevando dubbi sulle modifiche annunciate. Il deputato di Avs Marco Grimaldi ha affermato che “c’erano tantissime coperture che non potevano stare dentro un maxi emendamento, andava spacchettato”. Inoltre, ha sottolineato che “ancora adesso non c’era una relazione che facesse capire quali sono le uscite e quali le entrate, non c’erano i presupposti per il deposito”.
Un segnale di apertura o un ritardo strategico?
Il rinvio del deposito degli emendamenti da parte del governo può essere interpretato in due modi. Da un lato, potrebbe essere un segnale di apertura verso l’opposizione, dimostrando la volontà di ascoltare le critiche e di trovare un punto di incontro. Dall’altro, potrebbe essere una mossa strategica per guadagnare tempo e rivedere la manovra, evitando potenziali ostacoli durante la discussione in commissione. Sarà interessante osservare come si evolverà la situazione nei prossimi giorni e se il governo riuscirà a trovare un punto di accordo con l’opposizione.