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L’Appello del Presidente Mattarella per un’IA Inclusiva
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo discorso di saluto al corpo diplomatico, ha lanciato un appello per uno sviluppo inclusivo dell’Intelligenza Artificiale (IA). Mattarella ha sottolineato che l’IA, pur essendo uno strumento potentissimo, non è autosufficiente né neutrale. Per questo, è fondamentale che la sua evoluzione sia guidata da un’etica che garantisca l’accesso ai suoi benefici a tutti i popoli. “Le scoperte e gli sviluppi in questo ambito non possono essere monopolio privato”, ha affermato il Capo dello Stato.
Governance dell’IA: Un Bene Comune da Tutelare
Mattarella ha poi focalizzato l’attenzione sulla governance dell’IA, sottolineando la necessità di una gestione che vada oltre il mero mercato o il potere di pochi. “La loro governance – ha aggiunto Mattarella – non può essere affidata soltanto al mercato o al potere di pochi. E’ necessario che le istituzioni sappiano farne un “bene comune”, incanalandone le potenzialità in modo coerente con i progetti di vita collettiva e di relazione.”
Un’IA al Servizio del Progresso Collettivo
Le parole del Presidente Mattarella ribadiscono l’importanza di un approccio responsabile allo sviluppo dell’IA, che tenga conto delle sue implicazioni sociali ed etiche. L’obiettivo è quello di trasformare l’IA in uno strumento al servizio del progresso collettivo, che contribuisca a migliorare la vita di tutti e a creare un futuro più equo e sostenibile.
L’IA al Centro del Dibattito Pubblico
Il discorso di Mattarella pone l’Intelligenza Artificiale al centro del dibattito pubblico, sollevando questioni cruciali sulla sua governance e il suo impatto sociale. La sua visione di un’IA come “bene comune” rappresenta un invito a riflettere sul ruolo delle istituzioni e della società civile nel plasmare il futuro di questa tecnologia.