Un bene confiscato alla ‘ndrangheta diventa un centro “Dopo di Noi”
A Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza, un bene confiscato alla ‘ndrangheta sta per essere trasformato in un centro “Dopo di Noi” per persone a mobilità ridotta. Si tratta di Villa Forastefano, un immobile sequestrato nel 2010 nell’ambito di un’operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) contro la cosca omonima.
L’intervento di ristrutturazione, adeguamento e trasformazione della struttura, del valore di circa 470mila euro (precisamente 468.880,78), è stato avviato con la consegna dei lavori stamane. I fondi serviranno a rendere la villa agibile ed idonea ad accogliere fino a sei persone con disabilità, oltre a un posto letto di emergenza. La struttura sarà dotata di spazi comuni, oltre a quelli per il personale e per i servizi necessari al funzionamento del centro.
Per garantire l’accesso al primo piano agli ospiti con disabilità, sarà installato un impianto di sollevamento esterno. Inoltre, è prevista la sistemazione di tutta l’area verde circostante.
I lavori, che saranno completati entro un anno, sono stati affidati all’impresa “Gli artigiani società cooperativa” e sono stati finanziati con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Un simbolo di rinascita e di speranza
La trasformazione di Villa Forastefano in un centro “Dopo di Noi” rappresenta un importante segnale di speranza per la comunità di Cassano allo Ionio. Il bene confiscato alla ‘ndrangheta diventa un luogo di accoglienza e supporto per persone con disabilità, un simbolo di rinascita e di riappropriazione di un territorio che ha subito il peso della criminalità organizzata.
L’intervento è stato accolto con favore da parte delle istituzioni locali e delle forze dell’ordine. Il sindaco Giovanni Papasso ha sottolineato l’importanza della sinergia istituzionale tra Comune, Prefettura e forze dell’ordine, e ha ribadito l’impegno dell’amministrazione comunale nella lotta al malaffare e alle ‘ndrine.
Il capo di gabinetto della Prefettura di Cosenza Giuseppe Di Martino ha ribadito la presenza dello Stato e la sua determinazione a restituire alla collettività i beni confiscati alla criminalità organizzata.
Un messaggio di speranza e di riappropriazione
La trasformazione di un bene confiscato alla ‘ndrangheta in un centro “Dopo di Noi” rappresenta un messaggio di speranza e di riappropriazione per la comunità di Cassano allo Ionio. Questo intervento dimostra la capacità dello Stato di riconvertire beni confiscati in luoghi di cura e di assistenza, restituendoli alla collettività e trasformandoli in simboli di rinascita e di speranza. È un segnale importante che dimostra la determinazione delle istituzioni a contrastare la criminalità organizzata e a riportare la legalità nei territori colpiti dalla criminalità.