Indagini in corso presso lo stabilimento Sergen
I Carabinieri del Comando provinciale di Potenza hanno condotto un’indagine presso lo stabilimento di Grumento Nova della Sergen, azienda di cui erano dipendenti i due lavoratori lucani deceduti nell’esplosione del deposito Eni di Calenzano. I militari dell’Arma sono rimasti nello stabilimento per quasi dieci ore, dalla tarda mattinata di ieri fino alla notte scorsa, acquisendo numerosi documenti. Tra questi, si segnalano i documenti relativi alla trasferta dei due operai, Franco Cirelli e Gerardo Pepe, morti nell’incidente, e di Luigi Murno, un altro lavoratore coinvolto nell’esplosione e ricoverato in gravi condizioni a Pisa.
Il tragico incidente di Calenzano
L’incidente mortale si è verificato due giorni fa nel deposito Eni di Calenzano, in Toscana. L’esplosione ha causato la morte di due operai, Franco Cirelli e Gerardo Pepe, entrambi originari della Basilicata. Un terzo lavoratore, Luigi Murno, è sopravvissuto ma è ricoverato in gravi condizioni in ospedale a Pisa. I tre operai facevano parte di un gruppo di cinque lavoratori della Sergen che si trovavano in Toscana per lavoro.
Un dramma che solleva interrogativi
La tragedia di Calenzano è un evento che suscita profonda tristezza e solleva interrogativi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Le indagini in corso dovranno chiarire le cause dell’esplosione e stabilire eventuali responsabilità. È fondamentale garantire la sicurezza degli operai in ogni contesto lavorativo, e questo tragico incidente deve servire da monito per la prevenzione di futuri incidenti.