
Il teatro come espressione universale
“E’ il teatro che ha creato l’essere umano, non è il contrario. Noi siamo una delle tante manifestazioni del teatro. I fiori fanno teatro, così come il vento o il suono. Quando immagino Dio lo immagino come un palcoscenico, è qualcosa che si deve esprimere continuamente”. Con queste parole, Vincenzo Salemme definisce il teatro come un’espressione universale, che va oltre il singolo personaggio o la stagione felice o brutta che sia. Il teatro è una delle tante manifestazioni di energia, un’espressione della voglia di stare al mondo, un recipiente che non morirà mai, anche se può attraversare momenti di diversa intensità.
L’eredità di Eduardo De Filippo
Salemme, che ha iniziato a lavorare con Eduardo De Filippo a quasi venti anni, afferma che l’eredità del maestro è un “miliardo di cose”, tra cui l’amore assoluto per il teatro. L’attore sottolinea che la vita è fatta di tante sfumature e che non si può chiudere in blocchetti. Nonostante il grande rispetto per il maestro, Salemme afferma di non sentirsi condizionato dal paragone, ritenendolo presuntuoso. “Siamo talmente distanti, era talmente grande Eduardo che fare paragoni non ha senso. Aveva un carico di umanità che io non ho. Posso fare bene l’attore ma Eduardo aveva addosso, ad esempio, le guerre, la disperazione di un Paese. Parliamo di attori di altra stazza.”
L’interpretazione di ‘Natale in Casa Cupiello’
L’attore si prepara a interpretare il ruolo di Luca Cupiello in ‘Natale in Casa Cupiello’, un’opera che definisce “talmente semplice da essere di una profondità eterna destinata al pubblico di ogni età”. Il testo, secondo Salemme, parla al cuore delle persone perché racconta il sogno di vedere il mondo come un presepe e la realtà, rappresentata dal conflitto tra marito e moglie: Concetta è la realtà dei fatti e Luca Cupiello è l’utopia, il mondo femminile e maschile. L’attore sottolinea come l’uomo tenda all’immaturità mentre la donna, grazie alla possibilità di procreare, ha il senso della realtà, paragonando la donna a una quercia e l’uomo a una bandiera.
La sfida della diretta televisiva
La rappresentazione di ‘Natale in Casa Cupiello’ sarà trasmessa in diretta su RaiUno il 26 dicembre, dopo tre repliche sold out. Salemme si confronta con la sfida della diretta televisiva, che richiede un adattamento ai linguaggi teatrali e televisivi. “E’ uno scambio. La televisione è un mezzo di comunicazione fondamentale. Entrare in tv con una cosa così antica, nel senso più bello della parola, come il teatro, è un’operazione sempre rischiosa ma molto affascinante perché sono due linguaggi che si devono sposare. Il teatro sollecita l’enfasi, la tv è più cruda. E’ un’operazione interessantissima e si può fare solo con la diretta. Ci proviamo. Nelle precedenti edizioni con altre opere ci siamo riusciti. Vedremo la sera del 26 dicembre.”
Un omaggio al teatro e alla grandezza di Eduardo De Filippo
L’intervista di Vincenzo Salemme rappresenta un omaggio al teatro e alla grandezza di Eduardo De Filippo. Salemme, con la sua profonda sensibilità e la sua profonda conoscenza del teatro, ci offre una riflessione sul potere universale del teatro e sul lascito del maestro napoletano. La sua interpretazione di ‘Natale in Casa Cupiello’ promette di essere un evento emozionante e coinvolgente, un connubio tra la tradizione e la contemporaneità.