Un programma ricco di novità per il Rossini Opera Festival 2025
Il Rossini Opera Festival, giunto alla sua 46esima edizione, si prepara ad accogliere il pubblico con un programma ricco di novità, a tre settimane dalla scomparsa del padre fondatore del festival, Gianfranco Mariotti. Il festival, che si terrà dal 10 al 22 agosto 2025, sarà un omaggio al compositore pesarese, con un’attenzione particolare alle versioni alternative delle sue opere e alla presentazione di composizioni di altri autori.
Come ha spiegato Ernesto Palacio, sovrintendente della Fondazione Rossini Opera Festival, il festival tornerà ad una “normalità” rispetto alla versione estiva, che è stata speciale per via dell’annata da capitale italiana della cultura di Pesaro. Tuttavia, i melomani di tutto il mondo dovranno aspettarsi alcune novità.
Due saranno le nuove produzioni. Ad aprire la rassegna sarà “Zelmira”, un’opera del genere serio che manca dal festival dal 2009. L’opera sarà diretta da Giacomo Sagripanti e messa in scena da Calixto Bieito, ma verrà proposta nella versione di Parigi, dove Rossini mise mano all’opera per via della collaborazione con i celebri cantanti Giuditta Pasta e Giovanni Battista Rubini.
L’altra novità, stavolta per il genere buffo, sarà “L’Italiana in Algeri”, per la bacchetta di Dmitry Korchak e la regia di Rosetta Cucchi.
Due saranno le riprese: “La cambiale di matrimonio”, già vista al Rof 2020 e nella tournée in Oman, ideata da Laurence Dale e stavolta diretta da Christopher Franklin; e “Il viaggio a Reims” nella versione ideata da Emilio Sagi, diretta da Alessandro Mazzocchetti e interpretata dagli allievi dell’Accademia rossiniana ‘Alberto Zedda’.
Le tre Cantate “Il pianto di Armonia sulla morte di Orfeo”, “La morte di Didone” e “Il pianto delle Muse in morte di Lord Byron”, scritte nel corso di 16 anni, verranno rappresentate nella stessa serata del 17 agosto.
Infine, a chiudere il Rof sarà la “Messa per Rossini”, diretta da Donato Renzetti. Si tratta di un’idea di Giuseppe Verdi che coinvolse tanti compositori della sua epoca per commemorare la morte di Rossini.
Un omaggio a Rossini con un focus sulle versioni alternative
Il Rossini Opera Festival 2025 si presenta come un omaggio al compositore pesarese, con un focus particolare sulle versioni alternative delle sue opere. La scelta di presentare “Zelmira” nella versione di Parigi, ad esempio, evidenzia l’evoluzione del lavoro di Rossini e la sua capacità di adattare le sue opere a contesti diversi.
La presenza di composizioni di altri autori, come la “Messa per Rossini” di Giuseppe Verdi, arricchisce il programma e offre al pubblico l’opportunità di esplorare il contesto storico e musicale in cui Rossini si è inserito.
L’attenzione alle versioni alternative e alle opere di altri autori non solo celebra la figura di Rossini, ma anche la sua influenza sulla musica italiana e internazionale.
Un festival per tutti i gusti
Il programma del Rossini Opera Festival 2025 offre un’ampia varietà di opere e composizioni, in grado di soddisfare i gusti di un pubblico eterogeneo. Dall’opera seria alla commedia buffa, dalle cantate alle messe, il festival offre un viaggio attraverso la musica di Rossini e di altri autori, con un focus particolare sulla sua eredità e sulla sua influenza sul panorama musicale italiano e internazionale.
La presenza di opere già apprezzate dal pubblico, come “La cambiale di matrimonio” e “Il viaggio a Reims”, si affianca a nuove produzioni e a composizioni di altri autori, garantendo un programma ricco e variegato che si rivolge a un pubblico di tutte le età e di tutte le sensibilità.
Un omaggio ricco di sfumature
Il Rossini Opera Festival 2025 si presenta come un omaggio ricco di sfumature al compositore pesarese. La scelta di presentare versioni alternative delle sue opere e composizioni di altri autori non solo celebra la figura di Rossini, ma anche la sua influenza sulla musica italiana e internazionale. Il festival si pone come un punto di riferimento per gli appassionati di musica classica, offrendo un programma ricco e variegato che si rivolge a un pubblico di tutte le età e di tutte le sensibilità.