Il processo per l’omicidio Fioretto-Begnozzi
Il 17 gennaio 2024 si aprirà a Vicenza il processo in Corte d’Assise nei confronti di Umberto Pietrolungo, accusato dell’omicidio dell’avvocato Pierangelo Fioretto e della moglie Mafalda Begnozzi, avvenuto il 25 febbraio 1991. La decisione è stata presa dal Gip di Vicenza, accogliendo l’istanza di giudizio immediato del sostituto procuratore Hans Roderich Blattner.
L’imputato, attualmente detenuto a Cosenza per altri reati, avrà 15 giorni di tempo per chiedere di essere interrogato dal pm o per avanzare richiesta di rito abbreviato. Questa possibilità è dovuta al fatto che il delitto risale a un periodo antecedente alla riforma Cartabia, che esclude questa opzione.
La svolta nel caso è arrivata nel giugno 2023, con la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare a Pietrolungo. Le indagini hanno portato al ritrovamento di impronte digitali parziali sul silenziatore di una pistola e al DNA rilevato in un guanto usato per l’assassinio. Le foto segnaletiche di Pietrolungo, affiliato alla ‘ndrina dei Muto, hanno permesso ad alcuni testimoni di riconoscerlo, anche a distanza di oltre 30 anni.
La svolta nel caso
Il ritrovamento di impronte digitali e DNA sul luogo del delitto ha rappresentato la svolta decisiva nel caso. Le tracce biologiche sono state confrontate con il database nazionale, portando all’identificazione di Pietrolungo come possibile autore dell’omicidio. Le foto segnaletiche dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati, hanno confermato il sospetto, permettendo a testimoni di riconoscerlo a distanza di oltre 30 anni.
Il contesto dell’omicidio
L’omicidio di Pierangelo Fioretto e Mafalda Begnozzi è avvenuto nel 1991 a Vicenza. Il delitto ha scosso la comunità locale e ha lasciato un profondo segno nella città. Le indagini iniziali non avevano portato a risultati concreti, e il caso era rimasto irrisolto per decenni. La riapertura del caso e l’arresto di Pietrolungo hanno riacceso la speranza di giustizia per le vittime e per le loro famiglie.
Considerazioni
Il processo a Vicenza rappresenta un momento importante per la giustizia. Dopo oltre 30 anni, le famiglie delle vittime potranno finalmente avere un’udienza pubblica in cui si discuterà del delitto e delle responsabilità dell’imputato. Il caso Fioretto-Begnozzi è un esempio di come la perseveranza e l’utilizzo di nuove tecnologie possano portare alla risoluzione di casi irrisolti. Il processo sarà un’occasione per fare luce su un delitto che ha segnato la storia di Vicenza e per ricordare le vittime e il loro diritto alla giustizia.