La richiesta di Boccia alla Rai
Maria Rosaria Boccia, al centro della vicenda che ha portato alle dimissioni dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ha inviato una lettera all’amministratore delegato della Rai, Giampaolo Rossi, chiedendo di intervenire sulle modalità con cui l’informazione della tv pubblica si sta occupando delle notizie che la riguardano. Boccia, in particolare, critica il Tg1 per non aver rettificato “le falsità” raccontate da Sangiuliano nella nota intervista con il direttore Gian Marco Chiocci, dopo la puntata di Report che ha svelato dettagli controversi della vicenda.
Nella sua lettera, Boccia sottolinea come la stampa italiana, “nella sua dimensione più istituzionale”, si sia indignata esclusivamente per una singola clip della puntata di Report, ignorando il contesto più ampio. L’imprenditrice definisce “inaccettabile” che un ministro possa diffondere notizie false in un’intervista televisiva e “assurdo” che il Tg1 non abbia tentato di riportare la verità smentendo le parole del ministro.
Boccia chiede a Rossi di intervenire con una smentita ufficiale e di garantirle uno spazio televisivo adeguato e di pari risonanza rispetto a quello concesso al ministro.
Le indagini in corso
Nel frattempo, la procura di Roma ha acquisito la registrazione della puntata di Report, in particolare l’audio della telefonata tra Boccia e il consigliere diplomatico del ministero Clemente Contestabile, relativa all’organizzazione del G7 Cultura della scorsa estate. L’audio potrebbe essere stato acquisito per verificare se Boccia abbia avuto accesso a documenti riservati.
Sangiuliano risulta indagato dalla procura capitolina per peculato, in relazione ai viaggi fatti insieme a Boccia, e per rivelazione di segreto d’ufficio, in relazione alla presunta diffusione di informazioni sensibili relative agli spostamenti dei ministri al G7. Boccia risulta invece indagata per minaccia a corpo politico e lesioni.
Inoltre, i legali di Sangiuliano e della moglie Federica Corsini hanno presentato alla procura capitolina, oltre che a quella di Torre Annunziata, una denuncia per accertare chi abbia consegnato alla trasmissione di Rai3 gli audio, in particolare quello relativo alla conversazione telefonica tra i due coniugi. I pm campani hanno aperto un fascicolo d’indagine per i reati di captazione abusiva di una conversazione privata e di rivelazione di atti coperti da segreto d’ufficio. L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è che a registrarla possa essere stata proprio Boccia, che poi l’avrebbe anche fatta pervenire a Report.
La complessità della vicenda
La vicenda che coinvolge Maria Rosaria Boccia e Gennaro Sangiuliano si presenta come un caso complesso, con diversi aspetti da considerare. Da un lato, emerge la questione del diritto di replica e della necessità di garantire un’informazione corretta e trasparente. Dall’altro, si aprono interrogativi sulla condotta dei protagonisti e sulle possibili violazioni di legge. L’acquisizione degli audio da parte della procura di Roma e l’apertura di fascicoli d’indagine da parte della procura di Torre Annunziata dimostrano la serietà delle accuse e la necessità di un’accurata indagine per fare piena luce sulla vicenda. Sarà importante attendere l’esito delle indagini per avere un quadro completo e univoco della situazione.