Il futuro di Malagò e le prossime elezioni del Coni
Giovanni Malagò, presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni), si è espresso con un pizzico di fatalismo riguardo alla possibilità di un quarto mandato alla guida dell’ente. Nonostante l’ostacolo statutario, Malagò continua a lavorare come se non ci fosse alcun impedimento, sentendolo come un "senso del dovere".
La Giunta e il Consiglio Nazionale del Coni si riuniranno martedì prossimo, il giorno dopo la cerimonia dei Collari d’Oro, per definire la data delle prossime elezioni. Le candidature potranno essere presentate fino a venti giorni prima del voto. Malagò ha anche ipotizzato la possibilità di un "election day" unico con il Comitato Italiano Paralimpico (CIP).
"Non so cosa succederà con il quarto mandato – ha detto Malagò – Sono totalmente fatalista. Vediamo se un giorno ci sarà da eleggere un nuovo presidente, ma l’importante è arrivarci sereni. Quello che dovevo dire l’ho detto."
Il ruolo della politica e il futuro del Coni
Malagò ha espresso la sua opinione riguardo all’eventuale assenza dalla corsa per la presidenza del Coni, dichiarando che voterebbe comunque in quanto membro del Comitato Olimpico Internazionale (CIO). Tuttavia, ha specificato che non appoggerebbe nessun candidato, "non sarebbe giusto", a meno che non si presentasse un candidato con il consenso del mondo dello sport, senza interferenze politiche.
Malagò ha ribadito di avere un "ottimo rapporto" con la politica, ma ha sottolineato di non gradire le ingerenze nel mondo dello sport. "Ricevo richieste di fare cose per loro anche da parte di chi non mi ama", ha affermato.
Riguardo al futuro del Coni, Malagò ha sottolineato l’importanza di un leader "che sappia stare sul pezzo" e che sia in grado di fornire risposte immediate alle richieste del mondo sportivo.
Un bilancio positivo e il prestigio del Coni
Malagò ha espresso la sua soddisfazione per il percorso svolto alla guida del Coni, evidenziando il prestigio dell’ente a livello mondiale. "Il prestigio del Coni in questi anni non è sicuramente diminuito, siamo considerati un’eccellenza sportiva mondiale e averlo mantenuto tale è un orgoglio", ha affermato.
Ha poi sottolineato i risultati positivi ottenuti negli ultimi anni, in particolare l’ultimo anno definito "straordinario", con ottimi risultati alle Olimpiadi. Malagò ha anche evidenziato la solidità finanziaria del Coni, con ricavi privati che superano di gran lunga il contributo pubblico.
"I conti sono in ordine, la qualità dell’organizzazione è sotto gli occhi di tutti. Chi conosce il mondo dello sport sa che per il bilancio del Coni abbiamo più del doppio dei ricavi privati rispetto al contributo pubblico perché ci sono relazioni, rapporti e sponsor che penso mi vengano riconosciuti insieme a una squadra che è molto professionale", ha concluso.
Il futuro del Coni e il ruolo di Malagò
L’incertezza sul futuro di Giovanni Malagò alla guida del Coni genera un’attesa nel mondo sportivo italiano. La sua possibile assenza dalle prossime elezioni apre scenari nuovi e pone interrogativi sulla direzione che l’ente prenderà in futuro. L’esperienza e la leadership di Malagò sono state fondamentali nel consolidare il prestigio del Coni a livello internazionale, ma la sua eventuale uscita di scena potrebbe aprire la strada a nuove figure e nuove idee. Sarà interessante osservare come si evolverà la situazione e quali saranno le candidature che si presenteranno per la presidenza del Coni.