Competenze cognitive in Italia: stabilità e divari
L’Indagine sulle competenze degli adulti (Survey of Adult Skills), realizzata nell’ambito del programma dell’Ocse per la valutazione internazionale delle competenze degli adulti (Programme for the International Assessment of Adult Competencies, Piaac), ha evidenziato che le competenze cognitive degli adulti in Italia sono rimaste stabili tra il 2012 e il 2023. Tuttavia, questa stabilità coincide con un importante divario da colmare per raggiungere i risultati medi OCSE.
L’indagine ha misurato tre domini cognitivi: la literacy (capacità di lettura e comprensione di testi scritti), la numeracy (capacità di comprensione e utilizzo di informazioni matematiche e numeriche) e l’adaptive problem solving (capacità di raggiungere un obiettivo in una situazione dinamica). I risultati hanno evidenziato la presenza di ampi divari interni, determinati principalmente dal territorio, dall’età, dal livello di istruzione e dal genere.
Divari territoriali e socio-demografici
Il divario territoriale è particolarmente evidente: i residenti nel Nord e nel Centro d’Italia raggiungono spesso punteggi di competenza pari a quelli della media Ocse, mentre nel Mezzogiorno i valori sono sempre significativamente inferiori alla media italiana e conseguentemente a quella Ocse. Questo indica la necessità di interventi mirati per colmare il gap tra le diverse aree del Paese.
Anche l’età e il livello di istruzione influenzano significativamente i livelli di competenza. Le persone di 55-65 anni mostrano i valori di competenza più bassi, in contrasto con i giovani di 16-24 anni. Gli adulti con titoli di studio pari o inferiori alla licenza media raggiungono punteggi di competenza nettamente inferiori alle persone che hanno investito in istruzione completando percorsi terziari.
Infine, un divario di genere persiste nelle capacità di comprensione e utilizzo di informazioni matematiche e numeriche, con le donne ancora lontane dagli uomini.
L’importanza delle competenze per lo sviluppo del Paese
L’indagine Piaac fornisce informazioni preziose per individuare le aree di intervento prioritarie per migliorare i livelli di competenza della popolazione adulta. Come sottolineato da Natale Forlani, presidente Inapp, “È evidente la stretta relazione tra competenze cognitive e sviluppo del Paese. I valori più bassi di competenze si concentrano nelle aree meno attrattive del Paese. Occorre investire per il recupero dei territori del Mezzogiorno.”
In conclusione, l’indagine Piaac 2023 offre un quadro completo e dettagliato delle competenze cognitive degli adulti in Italia, evidenziando la necessità di interventi mirati per colmare i divari territoriali, socio-demografici e di genere. Investire nelle competenze è fondamentale per lo sviluppo del Paese e per garantire la piena partecipazione di tutti i cittadini all’economia e alla società.
Riflessioni sul futuro delle competenze
I risultati dell’indagine Piaac 2023 evidenziano la necessità di un impegno concreto da parte delle istituzioni per colmare i divari nelle competenze cognitive degli adulti in Italia. La sfida è complessa e richiede un approccio multidisciplinare, che coinvolga il sistema educativo, il mondo del lavoro e le politiche sociali. È fondamentale investire in programmi di formazione e di aggiornamento, promuovere l’apprendimento permanente e creare opportunità di accesso alla conoscenza per tutti. Solo in questo modo l’Italia potrà raggiungere i livelli di competenza necessari per affrontare le sfide del futuro e garantire un futuro più equo e inclusivo per tutti i suoi cittadini.