Il ricorso respinto dal Tar del Lazio
Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dall’Associazione Club Napoli Maradona e dal Codacons, con il quale si chiedeva la revoca dello scudetto 2018-2019 alla Juventus e la sua assegnazione al Napoli. Il ricorso si basava sulle irregolarità finanziarie della Juventus, che avrebbero alterato il valore dei calciatori in bilancio e permesso di acquisire giocatori di alto livello senza le reali capacità finanziarie. Le associazioni contestavano la decisione della Corte Federale di Appello della Figc del 30 gennaio 2023, che aveva accertato le irregolarità ma non aveva disposto la revoca dello scudetto o altre sanzioni a carico della Juventus. Il Tar ha ritenuto fondate le eccezioni pregiudiziali sollevate dalla Juventus, relative al “difetto di condizioni dell’azione in capo alle associazioni ricorrenti”.
La questione della sostituzione processuale
Il Tar ha sottolineato che l’Associazione Club Napoli Maradona e il Codacons “pretendono di agire in sostituzione della SSC Napoli Spa per far conseguire a quest’ultima Società lo scudetto 2018/2019, e, quindi, un’utilità di stretta pertinenza della stessa”. Il Tar ha quindi concluso che le associazioni non agiscono per un interesse proprio, ma per far valere in giudizio una situazione giuridica altrui, violando il principio di divieto di sostituzione processuale previsto dal Codice.
Il ruolo delle associazioni e la tutela degli interessi
La sentenza del Tar solleva importanti questioni sul ruolo delle associazioni nella tutela degli interessi collettivi. In questo caso, le associazioni si sono fatte portavoce di un’istanza specifica di un club calcistico, il Napoli, cercando di ottenere un risultato concreto a favore di quest’ultimo. La sentenza pone l’accento sul rispetto del principio di divieto di sostituzione processuale, che prevede che le parti in causa debbano agire in giudizio per la tutela dei propri interessi e non per quelli di altri. Resta da valutare se la sentenza del Tar possa aprire un dibattito sulla possibilità di estendere la legittimazione ad agire in giudizio ad associazioni che si occupano di tutelare interessi collettivi nel campo sportivo, come quello del fair play e della trasparenza finanziaria.