L’arresto di Boualem Sansal e la richiesta di liberazione
Lo scrittore franco-algerino Boualem Sansal, 75 anni, è stato arrestato il 16 novembre all’aeroporto di Algeri mentre tornava dalla Francia. L’accusa è di “minaccia all’unità nazionale e all’integrità del Paese”, reato che prevede l’ergastolo. La Corte d’Appello di Algeri si esprimerà sulla sua rimessa in libertà il 11 dicembre.
La casa editrice Neri Pozza, che pubblica le opere di Sansal in Italia, ha lanciato un appello all’ambasciatore algerino in Italia Mohamed Khelifi per la sua liberazione. In una lettera aperta, Neri Pozza sottolinea l’importanza della libertà di espressione e della giustizia, principi che dovrebbero essere rispettati da ogni governo.
“Le azioni intraprese nei confronti di Boualem Sansal violano questi diritti universali”, afferma la casa editrice. “In qualità di ambasciatore dell’Algeria in Italia, che ci vede come partner strategico nel processo di modernizzazione del Suo Paese, siamo certi che Lei possa fare pressioni sul Suo governo affinché Boualem Sansal venga liberato immediatamente e senza condizioni, e che vengano garantiti i suoi diritti civili e politici.”
Neri Pozza chiede all’ambasciatore di adottare ogni provvedimento necessario per garantire la liberazione di Sansal e per assicurare che la sua detenzione non venga utilizzata come strumento di deterrenza contro chi esercita il diritto alla libertà di espressione.
Chi è Boualem Sansal?
Boualem Sansal è uno scrittore franco-algerino noto per la sua libertà di pensiero e la sua posizione contro l’integralismo religioso. Nel 2014 è stato nominato per il Premio Nobel per la letteratura. Tra le sue opere pubblicate da Neri Pozza in Italia, ricordiamo “2084. La fine del mondo”, “Nel nome di Allah. Origine e storia del totalitarismo islamista” e “Il treno di Erlingen”. Il suo ultimo libro, “Vivre”, è stato pubblicato in Francia da Gallimard a gennaio 2024 e Neri Pozza è in trattativa per la sua pubblicazione in Italia.
L’arresto di Sansal è stato accompagnato da un giallo, non si avevano notizie dello scrittore da giorni prima di sapere che era finito in carcere. Si sono mobilitati familiari, amici, la sua casa editrice francese Gallimard e Neri Pozza, che chiedono la sua liberazione “in nome della libertà di espressione del proprio pensiero”.
Considerazioni sulla libertà di espressione
La vicenda di Boualem Sansal pone in luce l’importanza della libertà di espressione e il delicato equilibrio tra questa e la sicurezza nazionale. È fondamentale che ogni individuo possa esprimere liberamente il proprio pensiero, anche se questo pensiero è critico nei confronti del governo o delle istituzioni. Allo stesso tempo, è importante che la libertà di espressione non venga utilizzata per incitare all’odio o alla violenza.
Il caso di Sansal è un monito per tutti i governi: la libertà di espressione è un diritto fondamentale che deve essere garantito a tutti, senza eccezioni. La detenzione di uno scrittore per le sue opinioni è un atto intollerabile che mina la libertà di pensiero e la democrazia.