L’analisi delle ultime partite e la voglia di riscatto
“Abbiamo rivisto le due partite perse con la Lazio, non siamo certo felici di come siano andate. Con il mister abbiamo capito come stare meglio in campo, come aiutarci durante il match per aumentare il livello. C’è però voglia di essere positivi e propositivi per migliorarsi, e fare risultati migliori”. Così Billy Gilmour, centrocampista del Napoli, in un’intervista a Radio Crc, ha analizzato le ultime prestazioni della squadra, mostrando una grande voglia di riscatto e di migliorare il rendimento in campo.
La preparazione per la sfida contro l’Udinese
Sulla preparazione del match che vedrà i partenopei impegnati a Udine, lo scozzese spiega: “Lavoriamo al massimo – ha detto – ci sentiamo pronti per tirare fuori il meglio perché sappiamo che servirà una prestazione importante”. Gilmour, 23enne preso dal Napoli questa estate per 15 milioni dal Brighton, dimostra grande fiducia nella squadra e nella sua capacità di affrontare la prossima sfida con la giusta determinazione.
L’esperienza con Conte al Chelsea e l’influenza di De Zerbi
Gilmour ha rievocato la sua esperienza nella primavera del Chelsea quando il tecnico del Napoli Conte allenava la prima squadra dei Blues: “C’è una famosa foto – spiega – di quando ero nel settore giovanile, di quando mi allenai con la prima squadra del Chelsea. Fu una esperienza molto importante per la mia crescita. Di quella squadra senza dubbio ricordo come riferimento Cesc Fabregas, che mi ha dato la possibilità di crescere. Poi sono cresciuto, ho fatto una stagione con De Zerbi in panchina che ha avuto un impatto importante: mi ha dato tanti insegnamenti che hanno cambiato il mio modo di giocare, è stato importante averlo per la mia carriera e per il mio percorso di crescita. Ci sono punti in comune tra lui e Conte, entrambi chiedono sempre il massimo durante gli allenamenti, ti possono dare tantissimo per crescere”. Le parole di Gilmour evidenziano l’importanza delle figure di Conte e De Zerbi nella sua crescita come calciatore, sottolineando l’influenza che entrambi hanno avuto sul suo stile di gioco.
La vita a Napoli e l’amicizia con McTominay
Il nazionale scozzese, che ha mostrato un’ottima qualità in campo nel mese in cui ha sostituito l’infortunato Lobotka, parla anche del suo connazionale al Napoli McTominay e di come si sta ambientando in città: “Chi è il più napoletano tra Scott e me? Probabilmente – spiega Gilmour – lui è un po’ più avanti nel processo di ‘napoletanizzazione’. Studiamo il napoletano, anche tramite le canzoni: sentiamo Geolier, ci sono due o tre canzoni che ascolto di più. Il primo approccio è stato con i tassisti in auto, in una città che ha una forte identità, molto passionale, come siamo noi scozzesi. Sono qui da tre mesi e mezzo e ovviamente non è semplice fare i conti con una cultura nuova: sto facendo progressi però”. Gilmour descrive con entusiasmo il suo percorso di integrazione a Napoli, evidenziando la sua passione per la città e per la cultura napoletana, e il suo legame con McTominay.
Un futuro promettente per Gilmour al Napoli
L’intervista di Gilmour evidenzia la sua grande voglia di dare il massimo per il Napoli, dimostrando di essere un giocatore ambizioso e determinato. La sua esperienza con grandi allenatori come Conte e De Zerbi, unita alla sua giovane età e alla sua evidente qualità in campo, fa presagire un futuro brillante per il centrocampista scozzese nella squadra partenopea.
Un’intervista che trasmette positività
L’intervista di Gilmour trasmette una grande positività e un forte senso di appartenenza al Napoli. La sua voglia di migliorare e di dare il massimo per la squadra è evidente, e la sua esperienza con allenatori di alto livello come Conte e De Zerbi lo rende un giocatore promettente per il futuro.