Un successo clamoroso
La Prima della Scala di ieri sera ha registrato un successo clamoroso, con un incasso record di 2.561.323 euro e un pubblico televisivo di oltre 1 milione e 600 mila spettatori. L’opera, che ha riscosso oltre 12 minuti di applausi, è stata definita dal sovrintendente Dominique Meyer “un titolo delicato” e “un’opera difficile” che mancava da tempo. Meyer ha espresso la sua soddisfazione per la “qualità artistica di coro e orchestra” e per il lavoro dei macchinisti, che hanno eseguito “cambiamenti enormi senza far rumore”.
Le polemiche per i buu a Netrebko
Nonostante il successo generale, la serata è stata offuscata da alcuni buu rivolti ad Anna Netrebko, soprano russo accusato da alcuni manifestanti di essere “una sostenitrice di Putin”. Meyer ha espresso il suo disappunto per questo tipo di protesta, affermando che “questo modo di cercare di essere protagonisti prendendo in ostaggio uno spettacolo non mi piace”. Secondo Meyer, la Prima della Scala è un “evento culturale” che dovrebbe essere considerato come tale, e non dovrebbe essere utilizzato per scopi politici.
Il futuro della Scala
Con l’addio di Meyer, che lascerà il suo incarico a fine febbraio, la guida della Scala passerà a Fortunato Ortombina. Sarà compito del nuovo sovrintendente scegliere il nuovo direttore del ballo, il responsabile del marketing, il direttore del palcoscenico e il direttore musicale dopo Riccardo Chailly, il cui contratto scade nel 2026. Il nome di Daniele Gatti è stato fatto per la direzione musicale, ma la nomina spetterà ad Ortombina.
Un teatro in salute
Meyer lascia un teatro in salute, con “nuove generazioni di artisti e sale piene”. Il sovrintendente ha osservato che la Scala è riuscita a riportare l’opera a un livello di popolarità che era stato perso negli anni ’60, con un’occupazione in sala molto alta e un pubblico giovane.
Il ruolo dello Stato e le sfide economiche
Meyer ha criticato la burocrazia che affligge il teatro, definendo la Scala come “una pubblica amministrazione” che è costretta a seguire il codice degli appalti e a fare gare per ogni acquisto. Ha anche sottolineato la scarsa attenzione del governo per il finanziamento della lirica, evidenziando che il sostegno dello Stato alla Scala è molto inferiore rispetto ad altri teatri europei come Vienna e Parigi.
Un bilancio positivo con sfumature
La Prima della Scala è stata un successo indiscutibile, con un incasso record e un pubblico numeroso. Il bilancio di Dominique Meyer alla guida del teatro è positivo, con un’opera rinata e un pubblico giovane e numeroso. Tuttavia, le polemiche per i buu a Netrebko e le critiche alla burocrazia e al finanziamento pubblico mettono in luce alcune sfide che il nuovo sovrintendente dovrà affrontare.