Dubbi sulla convocazione del Parlamento per l’elezione dei giudici
Il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha espresso dubbi sulla possibilità di convocare il Parlamento in seduta comune la prossima settimana per l’elezione dei giudici costituzionali. Il termine per la scadenza del mandato dei giudici è il 21 dicembre, ma Fontana ha evidenziato che l’agenda parlamentare è fitta di impegni, in particolare la discussione sul bilancio che terrà impegnati sia la Camera che il Senato. “La vedo complicata”, ha affermato Fontana, “non c’è lo spazio per una seduta comune”.
Possibile rinvio a gennaio
Il Presidente della Camera ha ipotizzato un rinvio della convocazione a gennaio, dichiarando: “Valuto il fatto che si vada a gennaio”.
L’abbassamento del quorum potrebbe facilitare la soluzione
Nonostante le difficoltà, Fontana ha espresso un certo ottimismo, sottolineando che l’abbassamento del quorum potrebbe facilitare la ricerca di una soluzione già alla prossima seduta. “Intanto è stato abbassato il quorum, immagino che già alla prossima seduta si possa trovare una soluzione”, ha concluso.
Considerazioni
La dichiarazione di Fontana evidenzia le difficoltà logistiche e politiche che si presentano nel processo di elezione dei giudici costituzionali. La fitta agenda parlamentare, con la discussione sul bilancio in primo piano, rende difficile la convocazione di una seduta comune in tempi brevi. Tuttavia, l’abbassamento del quorum potrebbe aprire nuove possibilità per trovare una soluzione rapida e agevolare l’elezione dei giudici entro il termine previsto. La situazione rimane comunque incerta e dipenderà dalla capacità di coordinamento tra i diversi gruppi parlamentari e dalla priorità che verrà data alla questione dell’elezione dei giudici costituzionali.