Un’ulteriore flessione per il settore automotive italiano
L’indice della produzione automotive italiana ha registrato un’ulteriore flessione ad ottobre, con un calo del 32,4% rispetto al mese precedente. Questo segna l’ottavo mese consecutivo in negativo, con una situazione che si presenta sempre più complessa e incerta per il settore. Come sottolineato da Gianmarco Giorda, direttore generale dell’Anfia, la produzione domestica di auto si è attestata a sole 16.000 unità nel mese, registrando un calo del 67,8% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Calo generalizzato in tutti i comparti
Il calo non si limita alla produzione di auto. Anche l’indice della fabbricazione di autoveicoli ha registrato un segno meno ad ottobre (-40,4%), così come l’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli e motori (-28,9%). Quest’ultimo dato aggrava il calo già registrato a settembre. La situazione complessiva del settore è quindi in forte difficoltà, con tutti i comparti coinvolti in una flessione significativa.
Il futuro del settore automotive italiano
La situazione del settore automotive italiano è tutt’altro che rosea. La flessione continua della produzione, con un calo così marcato in otto mesi consecutivi, è un segnale allarmante. Le cause di questa crisi sono molteplici, dalla carenza di semiconduttori alla guerra in Ucraina, passando per l’aumento dei costi energetici e l’incertezza economica globale. È fondamentale che il governo italiano intervenga con misure concrete per sostenere il settore, garantendo la competitività delle aziende italiane e promuovendo l’innovazione tecnologica. Solo così l’Italia potrà riconquistare il suo ruolo di leader nel settore automotive.