La speranza di Yusra Mardini per la Siria
La nuotatrice siriana Yusra Mardini, portabandiera del Team dei Rifugiati ai Giochi di Tokyo, ha espresso la sua speranza per una Siria libera e in pace, dopo la fine del regime degli Assad. In un messaggio su Instagram, Mardini ha scritto: “Non avrei mai pensato che in vita mia mi sarebbe stato possibile tornare a casa a Damasco, ma ora posso sperarlo”.
La sua storia di fuga dalla Siria nel 2015, in cui ha nuotato per tre ore in mare aperto per raggiungere l’isola di Lesbo, è diventata un simbolo di speranza e resilienza. La sua esperienza è stata raccontata in un film di Netflix, e nel 2016 ha partecipato alle Olimpiadi di Rio come membro del Team dei Rifugiati.
Mardini ha sempre espresso la sua speranza per un futuro migliore per la Siria, portando la sua causa davanti all’Assemblea generale dell’Onu e in Vaticano da Papa Francesco. La sua voce è diventata un simbolo di speranza per tutti coloro che hanno subito le conseguenze della guerra in Siria.
Un nuovo capitolo per la Siria
Mardini ha espresso la sua convinzione che la fine del regime degli Assad segni l’inizio di un nuovo capitolo per la Siria: “Siria, oggi inizia un nuovo capitolo, un capitolo di speranza, resilienza e guarigione”, ha scritto. “Per anni abbiamo portato il peso di un dolore inimmaginabile, ma anche lo spirito incrollabile che ci definisce come siriani”.
La nuotatrice ha sottolineato la sua speranza per la ricostruzione del paese: “Insieme, possiamo ricostruire gli uliveti, far rifiorire i gelsomini e creare una nazione in cui pace e dignità prosperino per tutti”, ha scritto. “Onoriamo coloro che abbiamo perso forgiando una Siria degna dei loro sogni”.
Un appello per l’aiuto umanitario
Mardini ha anche invitato il mondo a non dimenticare i bambini siriani che necessitano di aiuto umanitario: “Oggi non ci alziamo solo come sopravvissuti, ma come architetti di un domani più luminoso”, ha scritto. “Speriamo che le ultime scene che abbiamo visto significhino la fine di quasi 14 anni di bombardamenti, guerra e tirannia”.
Mardini ha ricordato che “più di 7 milioni di bambini che, in Siria, necessitano di aiuti umanitari”. Il suo appello è un monito a non dimenticare la sofferenza del popolo siriano e a impegnarsi per un futuro migliore per il paese.
Un messaggio di speranza per la Siria
La storia di Yusra Mardini è un simbolo di speranza per la Siria. La sua resilienza e il suo impegno per un futuro migliore per il suo paese sono un esempio per tutti coloro che soffrono le conseguenze della guerra. Le sue parole sono un invito a non perdere la speranza e a lavorare per un futuro di pace e dignità per la Siria.