Tangenti per appalti Enel: inchiesta chiusa su Valcart
La Procura di Novara ha chiuso le indagini su un’inchiesta che ha svelato un sistema di corruzione che coinvolgeva la Valcart, azienda bresciana di Rogno specializzata nello smaltimento di rifiuti. Le accuse nei confronti dell’azienda riguardano corruzione aggravata, turbativa d’asta e truffa aggravata ai danni dello Stato. L’inchiesta, originariamente coordinata dalla Procura di Brescia, è stata trasferita a Novara per competenza territoriale.
Secondo gli inquirenti, la Valcart avrebbe versato tangenti a un dipendente di Enel distribuzione, con uno “stipendio” mensile di 5mila euro, per ottenere informazioni privilegiate sugli appalti pubblici. Questo sistema avrebbe permesso all’azienda di vincere sistematicamente sui concorrenti.
L’indagine è stata avviata nel 2021 a seguito di una denuncia da parte di un imprenditore bresciano che ha segnalato “il sistema Valcart”. A inizio anno, l’inchiesta ha portato all’arresto di quattro persone e al sequestro di 450mila euro.
Gli indagati e le accuse
Le indagini si sono concentrate su quattro persone: Sergio Bava, patron di Valcart; Antonio Marcone, funzionario Enel responsabile dell’Unità Centrale Gestione Materiale di E-distribuzione; Roberto Albertinelli, amministratore di fatto di Valcart; e Sabrina Facchinetti, responsabile dell’ufficio amministrativo di Valcart.
Gli inquirenti ritengono che il sistema di corruzione fosse collaudato e in atto da anni. Il dipendente infedele di Enel avrebbe anche modificato i coefficienti del sistema informatico di E-distribuzione per calcolare il corrispettivo della merce recuperata, inducendo in errore l’azienda e ottenendo corrispettivi inferiori al dovuto per il materiale ritirato. Il danno stimato per E-distribuzione è di almeno 698.873 dollari.
Considerazioni sull’inchiesta
Questa inchiesta getta luce su un sistema di corruzione che ha coinvolto un’azienda e un dipendente pubblico. L’utilizzo di informazioni privilegiate per ottenere vantaggi economici è un problema grave che mina la fiducia nelle istituzioni e danneggia la concorrenza leale. La chiusura delle indagini rappresenta un passo importante per portare alla luce la verità e garantire che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Sarà importante monitorare l’evoluzione del processo e le eventuali condanne per valutare l’impatto di questa inchiesta sulla lotta alla corruzione.