“Vermiglio” in corsa per gli Oscar: una sfida contro Golia
Maura Delpero, la regista di “Vermiglio”, si prepara ad affrontare una nuova sfida: la corsa agli Oscar. Dopo aver conquistato il Leone d’Argento a Venezia e il premio come miglior film e regia agli Efa, il film aspira ad entrare nella short list per la statuetta dorata. La notizia verrà comunicata il 17 dicembre.
La regista, però, si trova ad affrontare una sfida non facile. Il budget per la campagna Oscar è limitato: “Per la campagna agli Oscar abbiamo un piccolo budget, ci affidiamo per ora a Rai Cinema e Cinecittà. Tra l’altro il fondo speciale del ministero per la campagna Oscar (circa 150.000 Euro) a inizio anno è stato tolto e ad oggi non sappiamo cosa succederà. É stato uno degli ultimi atti del ministro Sangiuliano. E per fare una campagna agli Oscar di soldi ce ne vogliono molti. Ci sono film che hanno a disposizione milioni di dollari. Siamo un po’ Davide contro Golia”, ha dichiarato Delpero.
Nonostante le difficoltà, la regista si dice fiduciosa: “Quello che stiamo facendo negli States sta andando molto bene. Il nostro distributore americano (Sideshow e Janus Film) mostra un cauto ottimismo. Certo in questa fase è così, ma se dovessimo entrare nella shortlist le cose cambieranno”.
Il successo di “Vermiglio”: una storia di donne e di un’Italia rurale
Il film di Delpero racconta la storia di tre sorelle in una piccola realtà rurale, un tema che ha conquistato la critica internazionale e ha portato alla vendita del film in ben 40 paesi.
La regista ha spiegato il successo del film: “Credo che la piccola realtà rurale di questo lavoro parli alla fine lo stesso linguaggio del mondo. Non racconto dei soliti ‘mafia’ e ‘spaghetti’, ma di una realtà poco raccontata e per la quale è stata poi anche difficile trovare attori”.
Delpero sottolinea l’importanza della questione femminile nel film: “Certo nel film è centrale la questione femminile con la storia di queste tre sorelle, ma Vermiglio parla anche agli uomini e ti coinvolge perché in fondo dice come eravamo. Sono personaggi del passato che raccontano il nostro presente e anche dove è nata la nostra parità tra i generi che ha ancora tanta strada da fare”.
Un futuro in pausa per Maura Delpero
Dopo il successo di “Vermiglio”, Maura Delpero ha deciso di prendersi una pausa: “Ho preso una pausa, credo sia sano rigenerarsi tra un film e un altro. Nella vita è importante capire le priorità”.
La regista, nata a Bolzano 48 anni fa e con studi a Bologna, si prepara a un nuovo capitolo della sua carriera, con la consapevolezza di aver già raggiunto un importante traguardo con “Vermiglio”.
Un film che parla al mondo
“Vermiglio” è un film che riesce a parlare al mondo, nonostante racconti una realtà rurale italiana. Questo dimostra la potenza di un’opera che sa andare oltre i confini geografici e culturali, toccando corde universali. Il successo del film è un segno positivo per il cinema italiano, che dimostra di poter ancora raccontare storie innovative e di grande impatto.