Una serata di apertura all’insegna della musica e della politica
La stagione lirica del Teatro alla Scala di Milano si è aperta con un evento che ha visto la musica intrecciarsi con la politica. La scelta di ‘La forza del destino’ di Giuseppe Verdi, diretta da Riccardo Chailly e con la regia di Leo Muscato, ha segnato l’ultima prima per il sovrintendente uscente Dominique Meyer.
La serata, caratterizzata da una pioggia battente, ha visto l’assenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della premier Giorgia Meloni, entrambi impegnati a Parigi per la riapertura di Notre-Dame. Nel palco reale, il posto d’onore è stato occupato dalla senatrice a vita Liliana Segre, accanto a Laura Di Cicco, moglie del presidente del Senato Ignazio La Russa, e a Chiara Bazoli, compagna del sindaco Giuseppe Sala. Ai lati, La Russa e Sala. Tra i presenti anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il governatore della Lombardia Attilio Fontana.
L’inizio dell’opera è stato preceduto dall’Inno di Mameli, ma non sono mancate le proteste all’esterno del teatro. Un gruppo di manifestanti, composto da centri sociali, sindacati di base e sostenitori della causa palestinese, ha protestato contro la guerra e il ddl sicurezza. Più vicino al teatro, la comunità ucraina e l’associazione Piano Atlantico hanno manifestato contro l’aggressione russa dell’Ucraina e contro la presenza nel cast di Anna Netrebko, protagonista de ‘La Forza del Destino’ nel ruolo di Dona Leonora, considerata da loro una ‘sostenitrice di Putin’.
Un’opera di grande impatto
‘La Forza del Destino’, un melodramma in quattro atti di Giuseppe Verdi, è un’opera di grande impatto emotivo e drammatico, che dura circa 4 ore. La scelta di questo titolo per l’apertura della stagione lirica della Scala ha sicuramente suscitato un grande interesse, sia per la sua bellezza musicale che per la sua attualità. Il tema della forza del destino, che attraversa tutta l’opera, è un tema universale che ancora oggi ci tocca profondamente.
Tra i presenti alla prima si segnalano l’imprenditrice Emma Marcegaglia, l’ex presidente di Confindustria Carlo Bonomi, l’altista Gianmarco Tamberi, il presidente di Abi Antonio Patuelli, il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi, l’etoile Roberto Bolle, l’attore Pierfrancesco Favino, lo scrittore Alessandro Baricco e l’atleta olimpico Gianmarco Tamberi.
Un’apertura di stagione ricca di significati
L’apertura della stagione lirica del Teatro alla Scala è sempre un evento di grande importanza, un momento di incontro tra arte, cultura e politica. La scelta di ‘La forza del destino’ per questa occasione è stata sicuramente azzeccata, in quanto l’opera si presta a diverse interpretazioni e riflessioni, soprattutto in un momento storico come quello attuale. L’assenza del presidente della Repubblica e della premier, impegnati a Parigi per la riapertura di Notre-Dame, ha sicuramente contribuito ad alimentare le polemiche e i dibattiti sui social media. Ma la serata è stata anche un’occasione per celebrare la bellezza della musica e la forza dell’arte, che ha il potere di unire le persone e di farci riflettere sui grandi temi della vita.
Riflessioni sull’apertura della Scala
L’apertura della stagione lirica alla Scala è sempre un evento importante, che attira l’attenzione di un pubblico vasto e variegato. La scelta di ‘La forza del destino’ di Verdi, un’opera di grande impatto emotivo e drammatico, ha sicuramente contribuito ad alimentare le polemiche e i dibattiti, soprattutto per la presenza di Anna Netrebko nel cast, considerata da alcuni una ‘sostenitrice di Putin’. Nonostante le proteste e le assenze di spicco, la serata è stata un’occasione per celebrare la bellezza della musica e la forza dell’arte, che ha il potere di unire le persone e di farci riflettere sui grandi temi della vita.