Un omaggio ai padri del Neorealismo friulano
Spilimbergo, città d’arte e cultura nel cuore del Friuli, celebra due dei suoi figli più illustri: Gianni e Giuliano Borghesan, fotografi di fama internazionale e considerati i padri del Neorealismo friulano. In occasione dei 100 anni dalla nascita di Gianni e dei 90 da quella di Giuliano, il Craf, in collaborazione con il Comune di Spilimbergo e la Regione Friuli Venezia Giulia, dedica una mostra ai due fratelli.
“Gianni & Giuliano Borghesan”, realizzata con il sostegno di Fondazione Friuli e Banca 360 FVG, è stata inaugurata a Palazzo Tadea, sede del Craf. L’esposizione, visitabile fino al 26 gennaio, offre al pubblico un’immersione nel mondo di questi due grandi fotografi, attraverso oltre 50 fotografie in bianco e nero che ritraggono il Friuli degli anni Cinquanta e Sessanta.
Un viaggio nel tempo attraverso le immagini
Le fotografie in mostra, realizzate da Gianni e Giuliano Borghesan, offrono uno sguardo autentico e commovente sulla vita quotidiana, urbana e contadina del Friuli di un’epoca ormai lontana. Volti di donne, uomini, bambini, paesaggi e architetture: ogni scatto è una finestra aperta su un’atmosfera che riporta alla memoria la semplicità e l’autenticità di un’epoca passata.
Attraverso le loro opere, i visitatori possono rivivere la vita di un Friuli rurale e operoso, fatto di lavoro nei campi, di usanze tradizionali e di una forte identità locale. Le immagini in bianco e nero, con la loro bellezza e la loro potenza evocativa, riescono a catturare l’essenza di un’epoca e a trasmettere emozioni intense.
Due fratelli, due stili, un’unica passione
Gianni Placido Borghesan (1924-2004), considerato uno dei protagonisti del Neorealismo in Italia, ha saputo cogliere con sensibilità e maestria la vita quotidiana del Friuli, ritraendo con grande autenticità le persone, i luoghi e le tradizioni della sua terra. Nel 2018, Martin Scorsese lo ha incluso nella sua lista dei protagonisti del Neorealismo italiano.
Giuliano Borghesan (1934-2019), invece, ha sviluppato un “neorealismo marocchino”, documentando con il suo obiettivo la vita quotidiana e la cultura del Marocco. I suoi fotolibri, tra cui “Moulay Abdallah”, vincitore del primo premio per il reportage a Parigi nel 1971, hanno contribuito a diffondere un’immagine positiva del Paese africano. Giuliano si è anche distinto come fotografo pubblicitario per importanti aziende, collaborando con la rivista “Maroc tourisme” e realizzando fotografie che hanno ispirato un francobollo delle Poste marocchine.
Un’eredità preziosa per il Friuli e per l’arte
L’esposizione “Gianni & Giuliano Borghesan” è un’occasione unica per conoscere e apprezzare l’opera di due grandi fotografi, che hanno saputo cogliere la bellezza e l’autenticità della vita quotidiana, sia in Friuli che in Marocco. La loro eredità artistica rappresenta un patrimonio inestimabile per la cultura friulana e per l’arte fotografica in generale.
La mostra, che si terrà a Palazzo La Loggia fino al 26 gennaio, è un’esperienza da non perdere per tutti gli appassionati di fotografia, di storia e di cultura. Un viaggio nel tempo che riporta alla luce un’epoca ormai lontana, ma che ancora oggi suscita emozioni intense e profonde.
L’eredità del Neorealismo friulano
La mostra dedicata ai fratelli Borghesan è un’occasione preziosa per riscoprire il Neorealismo friulano, un movimento fotografico che ha saputo catturare l’essenza di un’epoca e di un territorio. L’opera dei Borghesan, con la sua autenticità e la sua capacità di raccontare la vita quotidiana con sensibilità e maestria, continua ad essere un punto di riferimento per gli appassionati di fotografia e per tutti coloro che desiderano conoscere il Friuli di un tempo.