Stretta su alcol e cellulare, ma polemiche sulle multe
Il nuovo Codice della Strada, fortemente voluto dal vicepremier e ministro Matteo Salvini, entrerà in vigore il 14 dicembre, introducendo una serie di novità per la sicurezza stradale. Tra le misure più importanti, la stretta sulla guida in stato di ebbrezza e sull’utilizzo del cellulare al volante, con sanzioni più severe e la possibilità di ritiro della patente.
Ma l’entrata in vigore del nuovo Codice è stata accompagnata da polemiche, soprattutto per quanto riguarda l’aggiornamento delle sanzioni stradali. I consumatori protestano perché non c’è stato nessun intervento sull’aggiornamento delle sanzioni per il 2025, nonostante il termine per l’adeguamento fosse scaduto il 1° dicembre. Assoutenti, in particolare, sottolinea che il governo avrebbe dovuto stabilire la percentuale di aumento delle sanzioni in base all’indice Foi dell’Istat, ma al momento non si sa se si procederà con una nuova proroga o se si inseriranno le modifiche nel Dl Milleproroghe di fine anno.
Il mancato aggiornamento delle sanzioni potrebbe comportare un rincaro per gli automobilisti, con un aumento del 6% a partire dal 1° gennaio e un incremento complessivo del 17,6% se si considera il periodo dal 2020 al 2024.
Il ministro Salvini ha smentito le voci di maxiaumenti sulle sanzioni stradali, sottolineando che le multe saranno aumentate in modo particolare per chi occupa il posto riservato ai disabili.
Le nuove norme del Codice prevedono sanzioni più severe per diverse violazioni, come la guida con lo smartphone (da 250 a 1.000 euro, con la possibilità di sospensione della patente fino a tre mesi in caso di recidiva), la guida in stato di ebbrezza (da 573 a 6.000 euro, con sospensione della patente fino a due anni e pene detentive), e il superamento dei limiti di velocità (da 173 a 694 euro).
Il Codice introduce anche nuove regole per la sicurezza dei ciclisti, con l’obbligo per gli automobilisti di mantenere un metro e mezzo di distanza quando sorpassano una bicicletta, e per i monopattini, con l’obbligo di targa, casco e assicurazione.
Inoltre, il nuovo Codice prevede la revoca o la sospensione della patente per chi abbandona gli animali in strada e un divieto di guida di auto potenti per i neopatentati per un periodo di tre anni.
Cannabis terapeutica: un tavolo di lavoro per le deroghe
Il nuovo Codice della Strada presenta anche una novità per chi assume la cannabis terapeutica. Il ministro Salvini ha richiesto la creazione di un tavolo di lavoro che stabilisca eventuali deroghe o una disciplina di dettaglio per individuare le ipotesi di non sanzionabilità per i pazienti che seguono un trattamento farmacologico.
La richiesta del ministro mira a chiarire le situazioni in cui l’assunzione di cannabis terapeutica non dovrebbe comportare sanzioni, con un’apposita certificazione del medico curante.
Questa novità è stata accolta con favore da parte di chi si batte per la legalizzazione della cannabis terapeutica, che vede in questa iniziativa un passo avanti verso una maggiore consapevolezza e un trattamento più equo per i pazienti.
Il tavolo di lavoro dovrà affrontare una serie di questioni delicate, come la definizione dei criteri per l’esenzione dalle sanzioni, la modalità di certificazione del medico e la gestione delle situazioni in cui il paziente è in possesso di cannabis non autorizzata.
Un passo avanti per la sicurezza stradale, ma con punti critici
Il nuovo Codice della Strada rappresenta un passo avanti per la sicurezza stradale, con l’introduzione di nuove regole e sanzioni più severe per chi viola le norme del codice. Tuttavia, la mancata definizione delle sanzioni per il 2025 e la mancanza di chiarezza sulle deroghe per l’uso di cannabis terapeutica rappresentano dei punti critici che richiedono un intervento urgente da parte del governo.
La sicurezza stradale è un tema di grande importanza, e il nuovo Codice rappresenta un importante strumento per migliorare la situazione.
È fondamentale che il governo intervenga tempestivamente per risolvere le questioni aperte e garantire un’applicazione equa e trasparente del nuovo Codice.