Un’epidemia misteriosa in Congo
Un’epidemia di una malattia sconosciuta sta colpendo la regione di Panzi, nella provincia di Kwango, in Congo. A partire da fine ottobre, i casi e i decessi sono aumentati progressivamente, con un totale di 394 casi e 30 decessi registrati fino ad oggi. La malattia, che viene definita “misteriosa”, è stata segnalata in sette delle 30 zone sanitarie della provincia di Kwango, con la maggior parte dei casi concentrati in tre di queste zone.
I sintomi della malattia includono mal di testa, tosse, febbre, difficoltà respiratorie, dolori muscolari e affaticamento.
L’Oms in azione
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha inviato una task-force di esperti in Congo per indagare sull’epidemia. Il team, composto da epidemiologi, medici, tecnici di laboratorio e per il controllo delle infezioni, si concentrerà sulla ricerca attiva dei casi, sui test, sul trattamento e sulle attività di sensibilizzazione.
Gli esperti stanno lavorando per identificare la causa della malattia, che potrebbe essere un agente patogeno respiratorio come l’influenza o il Covid-19, ma anche malaria, morbillo e altre malattie. Gli esami di laboratorio non sono ancora stati eseguiti, quindi la causa rimane sconosciuta.
La risposta dell’Oms
“La nostra priorità è fornire un supporto efficace alle famiglie e alle comunità colpite”, ha affermato Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’Oms per l’Africa. “Stiamo facendo ogni sforzo per determinare la causa della malattia, comprenderne le modalità di trasmissione e organizzare una risposta adeguata il prima possibile.”
L’Oms sta collaborando con le autorità sanitarie congolese per rafforzare la sorveglianza e identificare i casi. Un’equipe locale sta già supportando le autorità sanitarie di Kwango da fine novembre.
La lezione del Covid-19
L’epidemia in Congo è un monito della vulnerabilità del mondo di fronte a nuove malattie emergenti. L’esperienza della pandemia da Covid-19 ha dimostrato la necessità di un’azione rapida e coordinata per identificare e rispondere a queste minacce. La rapidità con cui l’Oms ha mobilitato una task-force di esperti è un segno positivo, ma la sfida rimane ardua. L’identificazione della causa della malattia è fondamentale per sviluppare una strategia efficace di contenimento e trattamento.