Un’occasione di festa e di riflessione
Il Salone d’Onore del Coni si è vestito a festa per celebrare la chiusura del quadriennio 2021-24 delle discipline acquatiche dell’US ACLI. La cerimonia ha visto la premiazione dei vincitori dell’Italian Open Water Tour Challenge 2024, ma è stata anche l’occasione per un momento di riflessione e confronto sul futuro del settore. Il presidente nazionale dell’US ACLI, Damiano Lembo, ha sottolineato l’importanza delle acque libere come simbolo di un’attività sportiva accessibile a tutti, senza barriere. “Le acque libere rappresentano al meglio la concezione di attività sportiva che noi dell’US ACLI vogliamo promuovere”, ha affermato Lembo. “Voi non avete ostacoli o barriere in acqua. E su questo lavoriamo noi affinché lo sport sia accessibile sempre e a tutti, senza limitazioni.”
Un talk con i campioni
La cerimonia ha visto la partecipazione di alcuni campioni italiani delle acque libere, atleti e atlete plurimedagliati a livello olimpico, mondiale ed europeo. Tra loro, Arianna Bridi, Martina Grimaldi, Simone Ruffini e Valerio Cleri, che hanno condiviso la loro esperienza e le loro prospettive per il futuro. Presenti anche il presidente del Coni Lazio, Riccardo Viola, il vicepresidente vicario nazionale Us Acli, Antonio Meola, e il vicepresidente nazionale US ACLI, Luca Serangeli.
Un evento di beneficenza
A conclusione della cerimonia, si è tenuto un evento di beneficenza presso la Piscina dei Mosaici del Complesso Natatorio del Foro Italico. Un momento di solidarietà e condivisione per sostenere cause sociali legate allo sport e al benessere.
Lo sport come strumento di inclusione
La cerimonia di chiusura del quadriennio delle discipline acquatiche dell’US ACLI ha rappresentato un momento importante per celebrare i successi del passato e guardare al futuro con ottimismo. L’enfasi sull’accessibilità e l’inclusione nello sport è un messaggio fondamentale che l’US ACLI porta avanti con determinazione. L’evento di beneficenza ha ulteriormente sottolineato il valore sociale dello sport, come strumento di crescita e di solidarietà.