Proteste di massa a Seul
A poco più di un’ora dal voto del Parlamento sulla mozione di impeachment del presidente Yoon Suk-yeol, una marea di persone si è riversata nel parco Yeouido a Seul per una massiccia manifestazione. L’obiettivo è chiaro: chiedere a gran voce le dimissioni del presidente sudcoreano. La protesta si concentra sulla legge marziale dichiarata da Yoon martedì sera e ritirata sei ore dopo a seguito della sua bocciatura da parte del Parlamento. La decisione di Yoon ha suscitato un’ondata di indignazione e ha scatenato le proteste in corso.
Le immagini trasmesse in streaming mostrano due sit-in di protesta, uno vicino all’altro, organizzati da gruppi civici e sindacati. Ciascun gruppo ha il proprio palcoscenico dove si esibiscono rock band, suonando canzoni di protesta e l’inno nazionale. L’atmosfera è vivace e festosa, con bandiere che sventolano e manifestanti che stringono palloncini blu e cantano insieme.
La Confederazione coreana dei sindacati (Kctu), una delle più grandi organizzazioni dei lavoratori sudcoreani, ha un forte presidio. La Kctu ha indetto uno sciopero ad oltranza fino a quando Yoon non si sarà dimesso.
Anche gruppi civici da tutto il Paese hanno aderito alla manifestazione, tra cui quelli di Gwangju, Daejeon e Busan. La polizia di Seul ha previsto una “grande manifestazione” con decine di migliaia di persone.
Contesto politico
La crisi politica in Corea del Sud è in corso da tempo, con Yoon Suk-yeol accusato di corruzione e abuso di potere. La mozione di impeachment presentata dal Parlamento è stata bocciata, ma la protesta popolare continua a crescere. La dichiarazione di legge marziale, seppur breve, ha ulteriormente alimentato le tensioni e ha scatenato l’indignazione della popolazione.
La situazione politica in Corea del Sud è delicata e incerta. La protesta di massa potrebbe avere un impatto significativo sul futuro politico del paese. Rimane da vedere se Yoon Suk-yeol riuscirà a mantenere il suo incarico o se le pressioni popolari porteranno alle sue dimissioni.
Implicazioni per la democrazia sudcoreana
Le proteste in corso in Corea del Sud sono un chiaro segnale di disappunto popolare nei confronti del governo. La dichiarazione di legge marziale, seppur revocata, ha sollevato preoccupazioni sulla salute della democrazia sudcoreana. È importante che il governo ascolti le preoccupazioni dei cittadini e risponda alle loro richieste in modo pacifico e democratico. Le proteste possono essere un’occasione per riformare il sistema politico e per garantire una maggiore trasparenza e responsabilità.