Un boss camorrista arrestato per tentato omicidio della compagna
Salvatore De Santis, 47 anni, noto come “o buttafuori”, è stato arrestato a Caserta per tentato omicidio della sua compagna. L’uomo, già condannato per appartenenza al clan dei Casalesi e ritenuto uno dei personaggi più pericolosi del clan Picca, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli Nord.
L’episodio, mai denunciato dalla donna, è venuto alla luce quasi per caso durante un’indagine dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta su gravi reati di camorra. De Santis era stato arrestato il 3 settembre scorso nell’ambito dell’operazione che ha smantellato il clan Picca, operante nel Casertano tra i comuni di Teverola e Carinaro.
L’investimento e la cura a casa
Le indagini hanno rivelato che nel 2022 De Santis aveva investito la compagna con l’auto, provocandole la frattura di anca e bacino. La donna, invece di essere portata in ospedale, è stata curata a casa dal suo compagno per un mese, senza denunciare l’accaduto. Il movente del tentato omicidio è da ricercare nella volontà di De Santis di evitare di essere denunciato.
Le intercettazioni hanno svelato un quadro ancora più fosco, confermando che la donna era andata in ospedale solo dopo un mese dall’investimento. Il silenzio della donna per due anni è stato rotto dall’ordinanza e dal processo, che le daranno la possibilità di raccontare l’incubo vissuto.
Un passato criminale e un ruolo chiave nel clan Picca
De Santis, già condannato per l’appartenenza alla fazione Bidognetti del clan dei Casalesi, era tornato in libertà nel 2018. Tuttavia, non ha abbandonato la vita criminale, diventando l’uomo di fiducia del boss Aldo Picca, per cui gestiva il racket delle estorsioni, dell’imposizione delle slot machine e del traffico di stupefacenti.
Le intercettazioni dei carabinieri hanno confermato la sua costante affiliazione al clan, fornendo prove del suo ruolo chiave nell’organizzazione criminale. Il ritrovamento del tentato omicidio della compagna, un atto di violenza domestica mai denunciato, ha svelato un altro lato oscuro della personalità di De Santis.
Violenza domestica e camorra: un connubio inquietante
La storia di Salvatore De Santis è un esempio inquietante di come la violenza domestica possa essere strettamente intrecciata con la criminalità organizzata. Il suo passato criminale e il suo ruolo nel clan Picca non sono solo un’aggravante, ma un contesto che evidenzia la pericolosità di questo tipo di violenza, che spesso si consuma in un clima di omertà e paura.