La crisi di Trasnova e l’annuncio di licenziamento
La situazione di crisi che sta vivendo la Trasnova, azienda dell’indotto Stellantis, ha raggiunto un punto di svolta con l’annuncio di licenziamento per 400 lavoratori. La Fiom ha denunciato che le lettere di licenziamento erano pronte a partire, con la fine del contratto con Stellantis che ha lasciato l’azienda senza commesse.
La notizia ha suscitato preoccupazione e proteste tra i lavoratori, che hanno organizzato presidi davanti allo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco, bloccando l’ingresso delle merci e impedendo la regolare attività produttiva.
La svolta di Stellantis: riapertura del dialogo e impegno per il supporto
In una svolta inaspettata, Stellantis ha annunciato la sua disponibilità a riaprire il dialogo con la direzione di Trasnova. Il gruppo ha dichiarato di essere "consapevole degli impatti che la fine del contratto con Stellantis ha sui suoi lavoratori" e di voler "capire come supportare l’azienda in questa fase".
Questa apertura da parte di Stellantis rappresenta un segnale di speranza per i lavoratori a rischio licenziamento, offrendo la possibilità di trovare una soluzione che possa garantire il loro futuro lavorativo.
Le motivazioni di Stellantis: internalizzazione delle attività e transizione verso la mobilità elettrica
Stellantis ha spiegato che la decisione di internalizzare le attività svolte da Trasnova è stata presa in linea con le "politiche industriali all’interno degli impianti italiani" e con la "transizione verso la mobilità elettrica".
L’azienda ha sottolineato che la decisione di internalizzare non è legata agli investimenti in Italia o al cambio della leadership, ma si inserisce in un contesto di "dialogo e rispetto istituzionale".
La solidarietà e l’impegno politico
La crisi di Trasnova ha suscitato un’ondata di solidarietà da parte di diversi attori. I parlamentari di Avs e il leader del movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, hanno visitato lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, mentre i parroci ed i sacerdoti della città hanno espresso la loro vicinanza ai lavoratori.
La segretaria del Pd, Elly Schlein, si recherà domani allo stabilimento per incontrare i lavoratori in presidio. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha convocato un incontro per il 10 dicembre, inizialmente previsto per il 17 dicembre, con la partecipazione di Stellantis.
La posizione della Chiesa: un appello per scongiurare i licenziamenti
Don Aniello Tortora, parroco cittadino e vicario episcopale della diocesi nolana per la carità e la giustizia, ha espresso la vicinanza della Chiesa alle famiglie dei lavoratori, dichiarando: "Non possiamo consentire che questi lavoratori siano licenziati. La Chiesa è vicina a queste famiglie, e lo sarà fino a quando non saranno scongiurati i licenziamenti dei lavoratori".
Un futuro incerto per i lavoratori di Trasnova
La riapertura del dialogo da parte di Stellantis offre una flebile speranza per i lavoratori di Trasnova, ma il futuro rimane incerto. La decisione di internalizzare le attività potrebbe portare a un ridimensionamento del ruolo di Trasnova nell’indotto Stellantis, con possibili conseguenze negative per i lavoratori. Sarà fondamentale monitorare l’evolversi della situazione e il risultato del dialogo tra Stellantis e la direzione di Trasnova per capire se questa apertura si tradurrà in un’effettiva soluzione per i lavoratori a rischio.