Polemiche e rinunce alla fiera Più libri più liberi
La fiera Più libri più liberi, in corso a Roma alla Nuvola dell’Eur, è stata scossa da polemiche per l’invito del filosofo Leonardo Caffo, imputato per maltrattamenti all’ex compagna. Caffo si è poi ritirato dalla manifestazione, ma la polemica ha portato alcuni autori a rinunciare ai loro incontri. Tra questi, Fumettibrutti e Zerocalcare.
La curatrice del programma, Chiara Valerio, ha dichiarato: “Le rinunce non sono tante”. Ha sottolineato che l’organizzazione non ha glissato sulle polemiche, offrendo le proprie scuse e concedendo gli spazi previsti. “Questo è quello che abbiamo pensato di fare”, ha aggiunto.
L’organizzazione ha comunicato che al momento le defezioni sono 23 su 1.200 relatori.
La fiera prosegue nonostante le polemiche
Nonostante le polemiche, la fiera Più libri più liberi continua. L’organizzazione ha ribadito la propria volontà di proseguire la manifestazione, offrendo un palcoscenico per la piccola e media editoria. La fiera rappresenta un’importante occasione per gli editori e gli autori di incontrare il pubblico e di promuovere i loro libri.
La scelta di invitare Caffo ha suscitato critiche da parte di alcuni, che hanno visto l’invito come un’approvazione delle sue azioni. L’organizzazione ha risposto alle critiche con scuse e con la volontà di proseguire la manifestazione, offrendo un’opportunità di confronto e di dibattito.
Considerazioni
La vicenda della fiera Più libri più liberi solleva importanti questioni sul ruolo della cultura e della responsabilità individuale. La scelta di invitare Caffo, pur comprensibile in un’ottica di libertà di espressione, ha suscitato legittime perplessità. La reazione degli autori che hanno rinunciato alla loro partecipazione dimostra la sensibilità di alcuni nei confronti di tematiche delicate come la violenza di genere. La fiera ha l’opportunità di riflettere su questi temi e di promuovere un dibattito costruttivo.