Un manifesto per il cambiamento
Il Manifesto per il cambiamento, presentato oggi, è un documento simbolico che raccoglie l’impegno dei giovani attivisti e delle comunità per prevenire e contrastare le mutilazioni genitali femminili (Mgf). Questo atto conclusivo del progetto Y-Act (Youth in Action for Change) per il territorio di Roma, è un’iniziativa co-finanziata dalla Unione Europea (Cerv – Daphne) e promossa da Amref Health Africa Italia in collaborazione con l’Associazione Le Réseau, il Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane (Conngi) e l’Università di Milano Bicocca.
Il progetto Y-Act si è posto come obiettivo quello di formare e responsabilizzare giovani leader con background migratorio per diventare protagonisti nella lotta contro le Mgf e promuovere un cambiamento culturale e sociale duraturo.
La situazione in Italia e in Europa
In Europa oltre 600.000 donne hanno già vissuto la pratica delle mutilazioni genitali femminili, e altre 180.000 ragazze sono a rischio ogni anno. In Italia, si stima che oltre 87.000 donne siano state sottoposte a Mgf e che più di 5.000 giovani siano in pericolo.
Il progetto Y-Act è stato attivato nelle città di Roma, Milano, Torino e Padova, dove vivono molte comunità provenienti da Paesi in cui questa pratica è ancora diffusa. Attraverso percorsi di formazione, dialoghi intergenerazionali e iniziative di sensibilizzazione, i giovani partecipanti hanno potuto sviluppare competenze, rafforzare le loro capacità di advocacy e avviare interventi concreti nelle loro comunità.
Il Manifesto e le voci dei giovani
Il Manifesto raccoglie i principi, gli impegni e le proposte di cambiamento delle comunità coinvolte, con l’obiettivo di abbandonare le Mgf e promuovere una cultura basata sulla parità di genere e il rispetto dei diritti umani.
Gracefield Afanga, una delle giovani protagoniste del progetto, ha sottolineato l’importanza di far sentire le donne ascoltate e comprese: “per poter difendere i diritti delle donne, abbiamo imparato che è fondamentale farle sentire ascoltate e comprese. Cicatrici profonde, giudizi, stigma e norme culturali spesso silenziano la voce delle donne. È essenziale ridurre il senso di isolamento. Gli spazi sicuri non sono solo fisici, ma si creano attraverso fiducia, comprensione, compassione ed empatia, che permettono alle donne di guarire, unirsi alla lotta, condividere la loro storia e far sentire la propria voce.”
Il futuro del progetto
Amref Italia, attraverso la vice direttrice Roberta Rughetti, ha ringraziato i giovani e ha confermato che “l’impegno di Amref, in Africa e in Italia non si fermerà”.
L’iniziativa Y-Act proseguirà con un evento internazionale a Bruxelles il prossimo 6 febbraio 2025, in occasione della Giornata Internazionale della Tolleranza Zero verso le Mgf.
Un passo importante per il cambiamento
Il Manifesto per il cambiamento rappresenta un passo importante nella lotta contro le mutilazioni genitali femminili. Il coinvolgimento dei giovani, in particolare di quelli con background migratorio, è fondamentale per promuovere un cambiamento culturale e sociale duraturo. È importante che le istituzioni e le organizzazioni continuino a sostenere iniziative come Y-Act e a fornire risorse per la prevenzione e la lotta contro le Mgf.