Le Pen minaccia nuova sfiducia: “Nessuno pensi che avrò le mani legate”
Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, ha ribadito la sua intenzione di non cambiare atteggiamento dopo la sfiducia da lei votata che ha portato alla caduta del governo di Michel Barnier. In un’intervista a Le Figaro, ha dichiarato: “Nessuno pensi che avrò d’ora in poi le mani legate. Posso tranquillamente votare un’altra mozione di sfiducia ad un governo”.
Critiche al discorso di Macron: “Pericoloso” e “un’offesa”
Le Pen ha duramente criticato il discorso di Emmanuel Macron in televisione, definendolo “pericoloso”. Secondo la leader di estrema destra, il presidente ha “insultato i deputati” quando ha definito la maggioranza dell’Assemblée Nationale, e quindi la maggioranza del popolo, “irresponsabile”. Le Pen ha considerato questo atto “senza precedenti” e “un’offesa” di cui Macron avrebbe potuto fare a meno.
Scetticismo sull’apertura dei socialisti e dei Républicains
Le Pen ha espresso scetticismo sull’apertura dei socialisti, che hanno avviato un dialogo con Macron, commentando: “Che il Partito socialista si venda per un piatto di lenticchie non è, in sé, molto sorprendente. Che i Républicains possano ritrovarsi in un governo con il Partito socialista, invece, fa sorridere”.
Il nuovo primo ministro deve “rispettare tutte le forze politiche”
Infine, Le Pen ha affermato che il nuovo primo ministro deve “rispettare tutte le forze politiche nell’Assemblée Nationale”.
Un’escalation politica?
La minaccia di Le Pen di votare un’altra mozione di sfiducia rappresenta un’escalation politica che potrebbe destabilizzare ulteriormente la situazione in Francia. La sua critica al discorso di Macron evidenzia la profonda divisione tra il presidente e l’opposizione, e la sua posizione di intransigenza suggerisce che la ricerca di un compromesso sarà difficile. La formazione di un nuovo governo in un contesto così polarizzato si presenta come una sfida ardua.