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Crédit Agricole rafforza la sua presenza in Banco Bpm
Crédit Agricole ha incrementato la sua partecipazione in Banco Bpm, portandola al 15,1% del capitale sociale. L’amministratore delegato della banca francese, Philippe Brassac, ha comunicato l’incremento al numero uno del Banco Bpm, Giuseppe Castagna, nelle ultime ore. La banca ha poi confermato di aver concluso la sottoscrizione di strumenti finanziari per acquistare il 5,2% di Banco Bpm, notificando l’operazione alle Autorità italiane e allo stesso Banco Bpm. Il regolamento fisico degli strumenti è condizionato al via libera delle Autorità di regolazione.
Obiettivo: raggiungere il 19,99% del capitale
Crédit Agricole ha già richiesto l’autorizzazione all’autorità di vigilanza per aumentare la propria partecipazione nel capitale sociale del Banco Bpm oltre il 10% e fino al 19,99%. La banca francese ha precisato che non intende lanciare un’offerta pubblica di acquisto sulle azioni di Banco Bpm.
Una strategia di investimento a lungo termine
Crédit Agricole ha definito l’operazione come “coerente con la strategia di investitore e partner di lungo periodo del Banco Bpm”. L’obiettivo è quello di rafforzare le solide partnership industriali nel consumer finance e nelle assicurazioni danni, protezione della persona e protezione dei creditori. La banca francese ha inoltre sottolineato l’apprezzamento per le “qualità intrinseche del Banco Bpm”, ossia un solido business franchise con prospettive finanziarie positive.
Impatto limitato sul coefficiente di patrimonializzazione
L’operazione non avrà un impatto significativo sul coefficiente di patrimonializzazione Cet1 ratio del Crédit Agricole.
Un’operazione strategica per Crédit Agricole
L’aumento di partecipazione di Crédit Agricole in Banco Bpm rappresenta un’operazione strategica per il gruppo francese, che punta a rafforzare la sua presenza nel mercato italiano. La scelta di non lanciare un’OPA suggerisce che Crédit Agricole intende collaborare con Banco Bpm in modo proattivo e a lungo termine, puntando su un’integrazione graduale e non su un controllo immediato della banca italiana.