Un omaggio a due grandi della musica
Il Teatro delle Muse di Ancona si prepara ad ospitare una nuova messinscena di Madama Butterfly, un omaggio a due grandi della musica: Giacomo Puccini, di cui si celebra quest’anno il centenario della morte, e la cantante lirica Renata Scotto, scomparsa nel 2023.
La regia è affidata proprio a Renata Scotto, in un riallestimento del suo collaboratore Renato Bonajuto, in una coproduzione della Fondazione Teatro delle Muse con il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e la Fondazione Rete Lirica delle Marche. Lo spettacolo andrà in scena il 6 dicembre con replica l’8 dicembre.
Un cast internazionale per un’opera dal respiro internazionale
“Un’opera dal respiro internazionale”, ha sottolineato il direttore artistico della stagione Vincenzo De Vivo presentando il cast ad Ancona. L’opera, infatti, non solo rivela la capacità di Puccini di sublimare i diversi linguaggi ritmici e musicali della tradizione francese, tedesca, nipponica e statunitense, ma si avvale anche della presenza di un cast internazionale.
Nel ruolo di Cio-Cio-san (Butterfly) si esibirà Myrtò Papatanasiu, soprano universalmente conosciuto, che alle Muse nel 2010 aveva interpretato Donna Anna nel Don Giovanni di Mozart curato da Pier Luigi Pizzi. La direzione d’orchestra sarà affidata a Francesco Angelico, di origine palermitana ma formatosi all’estero, che proprio alle Muse farà il suo debutto lirico in Italia.
La storia di Madama Butterfly
Madama Butterfly è una tragedia giapponese in tre atti, su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa. L’opera fu presentata per la prima volta alla Scala il 17 febbraio del 1904, ma fu un tale fiasco che Puccini ci rimise le mani per riproporla tre mesi dopo con successo al Teatro Grande di Brescia. La versione definitiva fu ultimata solo nel 1906, diventando da quel momento in poi una delle opere più rappresentate al mondo.
L’opera è tratta dall’omonimo dramma di Luther Long e David Belasco a cui Puccini assistette durante il suo soggiorno in Inghilterra per il debutto di Tosca nel giugno del 1900. La composizione si ispira a una storia vera e parla dell’appena 15enne Butterfly, geisha per necessità e sposa per amore del tenente della Marina degli Stati Uniti Pinkerton. Il matrimonio ‘alla giapponese’ permette a Pinkerton di ripudiare Butterfly anche dopo un mese, e infatti la abbandona per poi tornare a riprendersi il figlio che ha avuto con lei, per portarlo via con la nuova moglie americana. Questo atto causa il suicidio della giovane, che ha atteso invano Pinkerton per due anni.
Un’opera che esplora il dolore e la violenza
La storia di Madama Butterfly è una storia di violenza indicibile, che antepone due mondi: l’Oriente e l’Occidente colonialista. L’opera si concentra quasi ossessivamente sulla psicologia di Butterfly, dissezionando il suo dolore in un percorso intimo in cui perderà tutto, dalle illusioni alla vita. L’unica consolazione per lo spettatore è che la vera protagonista fugge con il figlio.
Un cast di artisti consolidati e talenti emergenti
Il cast dell’opera è composto da un mix di artisti consolidati e talenti emergenti dell’Accademia Lirica di Osimo. Oltre a Myrtò Papatanasiu nel ruolo di Butterfly, si esibiranno Giuseppe Infantino (Pinkerton), Sergio Vitale (Sharpless), Manuela Custer (Suzuki), Raffaele Feo (Goro), WooSeoc Choi (Principe Yamadori), Yongheng Dong (lo zio Bonzo) e Valentina Dell’Aversana (Kate Pinkerton). Completano il cast Rza Khosrovzade, Alessandro Pucci, Valentina Chiari, Tamara Uteul e Ashlly Perez.
L’Orchestra Sinfonica “Gioachino Rossini” e il Coro Lirico Marchigiano ‘V. Bellini’, preparato da Francesco Calzolaro, accompagneranno gli artisti in scena. Le scene d’impianto tradizionale giapponese sono di Laura Marocchino e i costumi di Artemio Cabassi nel suggestivo allestimento del Teatro Coccia di Novara.
Un omaggio alla musica e alla cultura
Questa nuova messinscena di Madama Butterfly è un’occasione per celebrare la grandezza di Giacomo Puccini e la carriera di Renata Scotto, due figure fondamentali per il mondo della lirica. L’opera, con la sua storia di amore e dolore, è un capolavoro che continua a emozionare il pubblico di tutto il mondo. La scelta di un cast internazionale e di un’ambientazione tradizionale giapponese arricchisce ulteriormente l’esperienza teatrale, offrendo una rappresentazione coinvolgente e suggestiva.