La protesta dei lavoratori di Trasnova
I lavoratori di Trasnova, azienda che fornisce servizi allo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco, hanno iniziato lunedì uno sciopero con il blocco dell’ingresso merci dello stabilimento. La protesta è nata in seguito al mancato rinnovo della commessa da parte del colosso automobilistico, che ha portato al fermo dello stabilimento dal secondo turno di martedì.
La solidarietà della Chiesa
Di fronte a questa situazione, i parroci e i sacerdoti di Pomigliano d’Arco, insieme al vescovo di Nola, monsignor Francesco Marino, hanno espresso la loro solidarietà ai lavoratori di Trasnova. Don Aniello Tortora, parroco cittadino e vicario episcopale della diocesi nolana per la carità e la giustizia, ha dichiarato: “Non possiamo consentire che questi lavoratori siano licenziati. La Chiesa è vicina a queste famiglie, e lo sarà fino a quando non saranno scongiurati i licenziamenti dei lavoratori.”
L’appello a Stellantis e al Governo
La Chiesa ha rivolto un appello a Stellantis e al Governo affinché si impegnino per garantire il futuro occupazionale dei lavoratori di Trasnova. Don Tortora ha sottolineato: “Stellantis ed il Governo devono impegnarsi affinché questi lavoratori conservino il loro futuro occupazionale. Si tratta di una grande ingiustizia sociale, frutto del neocapitalismo, per il quale i profitti se li dividono i padroni e gli azionisti, ed i lavoratori vengono licenziati.”
Il sostegno della Chiesa ai lavoratori
La Chiesa ha ribadito il suo impegno a rimanere al fianco dei lavoratori di Trasnova. Don Tortora ha concluso: “Il Sud ha già tanti problemi, non ha bisogno di quest’altra piaga. Noi parroci e sacerdoti, insieme al nostro vescovo, monsignor Marino, resteremo al fianco dei lavoratori.”
La crisi occupazionale al Sud
La protesta dei lavoratori di Trasnova si inserisce in un contesto di crescente difficoltà occupazionale al Sud Italia. La mancanza di investimenti e la precarietà del lavoro sono problemi che affliggono da tempo le regioni meridionali, con conseguenze negative per l’economia e la società. La solidarietà della Chiesa ai lavoratori di Trasnova è un segnale importante di attenzione verso queste problematiche e un invito alla responsabilità sociale di tutti gli attori coinvolti.