Operazione Art Sharing: sgominata organizzazione criminale che trafficava reperti archeologici
I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari hanno portato a termine un’importante operazione che ha smantellato un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di reperti archeologici. L’operazione, denominata “Art Sharing”, ha visto l’esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Procura nei confronti di 4 persone, ritenute responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione ed esportazione illecita di reperti archeologici e numismatici.
L’inchiesta, avviata nel 2020, ha portato alla disarticolazione di un sodalizio criminoso che si dedicava allo scavo clandestino, al furto e alla ricettazione di beni culturali appartenenti al patrimonio indisponibile dello Stato. Il gruppo criminale operava in diverse regioni d’Italia, tra cui Puglia, Lazio, Emilia Romagna e Repubblica di San Marino, con diramazioni anche in Belgio e Spagna.
Il ruolo di “Costa ‘s Gallery” nel traffico illecito
Il traffico di reperti archeologici era gestito attraverso una fantomatica casa d’aste denominata “Costa ‘s Gallery”, con sede ad Anversa (Belgio), riconducibile a due dei destinatari delle misure cautelari. La “Costa ‘s Gallery” proponeva la vendita dei beni, prevalentemente apuli ed etruschi, illecitamente trafugati da aree archeologiche dell’Italia centro-meridionale, a gallerie e case d’aste in vari paesi europei ed americani.
Sequestri e oggetti recuperati
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati circa trecento oggetti, tra cui vasi ceramici con decorazioni, oltre duecento monete in argento e bronzo di varie epoche, un sarcofago di marmo risalente all’epoca romana imperiale, quindici sculture etrusche e altri reperti ceramici risalenti al V-III sec. a.C. di provenienza italiana.
Tra i reperti più significativi figurano due Hydria a figure rosse, tre Kylix a vernice nera, due Lekanis a figure rosse, una Oinochòe a bocca trilobata, e molte monete coniate da zecche dell’antica Puglia.
Un duro colpo al traffico illecito di beni culturali
L’operazione “Art Sharing” rappresenta un duro colpo al traffico illecito di beni culturali, che sottrae al patrimonio storico e artistico del nostro Paese opere di inestimabile valore. Il lavoro dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari, con la collaborazione dei comandi provinciali, è fondamentale per la tutela del patrimonio culturale italiano.
La tutela del patrimonio culturale
L’operazione “Art Sharing” dimostra ancora una volta la necessità di un’azione incisiva per contrastare il traffico illecito di beni culturali. Il patrimonio archeologico e artistico è un bene comune che va tutelato e valorizzato. È importante che le istituzioni e le forze dell’ordine continuino a lavorare in sinergia per contrastare questo fenomeno, che danneggia gravemente il nostro patrimonio storico e culturale.