Librai esclusi da Più libri più liberi: una scelta incomprensibile
La fiera Più libri più liberi, una delle principali manifestazioni del settore editoriale, si aprirà il 4 dicembre senza la partecipazione dei librai. Questa decisione, già criticata da molti addetti ai lavori, è stata definita “incomprensibile” da Paolo Ambrosini, presidente di Ali-Confcommercio, l’associazione che rappresenta la fiera della piccola e media editoria. Ambrosini sottolinea come le fiere siano “occasione di aggiornamento e sviluppo” e che la loro efficacia dipenda dalla partecipazione di tutti gli attori del settore.
La scelta di escludere i librai, in un periodo che coincide con l’avvio delle vendite natalizie, appare ancora più discutibile considerando le difficoltà che molti editori indipendenti e librai incontrano nel trovare spazio e visibilità in un mercato dominato dai grandi editori.
“Molti degli espositori segnalano la difficoltà di trovare spazio e attenzione in libreria schiacciati dagli editori più grandi e organizzati”, afferma Ambrosini. La fiera, secondo il presidente di Ali-Confcommercio, avrebbe potuto essere “una preziosa occasione per confronti e creare relazioni” tra editori e librai, un’opportunità che ora è stata persa.
La calendarizzazione di Più libri più liberi: un mercato natalizio?
La scelta di collocare la fiera a dicembre, in coincidenza con l’avvio delle vendite natalizie, ha sollevato interrogativi sulla reale finalità dell’evento. “Perché continuare a collocarla a dicembre e non pensare a un altro periodo dell’anno?”, si chiede Ambrosini. “Forse perché l’obiettivo non dichiarato è organizzare un mercato natalizio?”
La domanda di Ambrosini pone in luce un’altra critica rivolta all’organizzazione della fiera: la calendarizzazione potrebbe non essere la più adatta per favorire un vero e proprio confronto e sviluppo del settore editoriale, ma potrebbe invece essere orientata a un’ottica commerciale legata alle festività natalizie.
Il ruolo delle fiere nel panorama editoriale
La questione della partecipazione dei librai alla fiera Più libri più liberi solleva un dibattito importante sul ruolo delle fiere nel panorama editoriale. Le fiere sono un’occasione preziosa per editori e librai di incontrarsi, confrontarsi e sviluppare nuove collaborazioni. La loro efficacia, tuttavia, dipende dalla partecipazione di tutti gli attori del settore. L’esclusione dei librai da Più libri più liberi rischia di limitare le opportunità di crescita per editori indipendenti e librai, in un contesto già difficile per la piccola e media editoria.